Gli esperti del Parco: «Situazione fisiologica». La Provincia: «Siamo preoccupati»
Decine di muggini morti, abbandonati a pancia in su sull'acqua, raggruppati ai lati degli scafi o incastrati tra le funi d'ormeggio delle barche. Un'acqua più torbida del solito, forse a nascondere altri pesci agonizzanti. E, a folate, un'aria maleodorante.
Il canale di Terramaini, nel tratto in cui s'incontra con Su Siccu, offre uno spettacolo di morte e sporcizia che allarma i gestori dei porticcioli della zona e meraviglia i malcapitati turisti. Perplessi per una mezza strage di pesci che per gli ingegneri del Parco di Molentargius «è fisiologica», mentre per i tecnici dell'assessorato provinciale all'Ambiente «potrebbe anche essere la conseguenza di un inquinamento». Marco Deplano, della Marina di Sant'Elmo, ieri mattina ha subito l'invasione delle carcasse dei pesci «con rabbia e rassegnazione, per l'ennesimo episodio di una vicenda che periodicamente si ripete, lasciando nei clienti un senso di schifo per la visione delle decine di muggini morti e per l'aria terribile che si diffonde in un attimo».
Quanto alle cause, invece, le tesi divergono e non ci potrà essere alcuna certezza prima degli opportuni controlli, che ormai non sono più di competenza della Provincia ma dell'Arpas (Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente della Sardegna). Secondo Irene Contu, del servizio Fruizione del Parco di Molentargius, la moria «è un fenomeno naturale, legato all'abbassamento dei livelli di ossigeno nell'acqua e causato dalla concomitanza di vari eventi, tipici di questo periodo, tra i quali l'innalzamento delle temperature, la maggiore presenza di alghe e le prime piogge». Una tesi sostanzialmente condivisa da Vincenzo Tiana, presidente regionale di Legambiente, che parla di «un fenomeno circoscritto e probabilmente collegato alle alte temperature».
Secondo l'assessore provinciale all'Ambiente Ignazio Tolu, invece, «non è da escludere che la morte dei muggini possa essere legata all'inquinamento del canale, magari non perfettamente pulito».
LORENZO MANUNZA
03/09/2009