Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cartoline dalla città invasa dai rifiuti

Fonte: L'Unione Sarda
3 settembre 2009

Inchiesta. Da Monte Urpinu a Molentargius, passando per Pirri, il centro storico, il Cep e il Quartiere del sole

Tour guidato nei rioni, tra sporcizia e discariche abusive

In città le discariche abusive abbondano, specialmente in periferia e, anche se esistono delle oasi felici, nei quattro rioni storici la situazione di degrado è molto più evidente.
Se la Sardegna è l'isola della vergogna, Cagliari ne è l'indecorosa capitale. Anche nel capoluogo, infatti, il degrado regna sovrano, col risultato che nelle foto ricordo scattate dai turisti finiscono cassonetti colmi di rifiuti, materassi abbandonati per strada e altri simboli di un'inciviltà che sembra non arginabile. In città le discariche abusive abbondano, specialmente in periferia. E, anche se esistono oasi felici (vedi Genneruxi) va evidenziato come i quattro rioni storici (Castello, Marina, Stampace e Villanova) siano tutt'altro che puliti. Prova ne siano i materiali ingombranti “dimenticati” (anche per settimane) vicino ai cassonetti. Senza contare la grande quantità di cicche e cartacce abbandonate per terra. Un'inciviltà che non risparmia nemmeno i parchi pubblici.
MONTE URPINU Il colle di Monte Urpinu, ad esempio, si presenta decoroso solo se vi si accede dal suo ingresso principale. Perché basta fare una capatina sull'altro versante (quello che degrada verso via dei Conversi) per trovarsi di fronte ad una gigantesca pattumiera a cielo aperto che cinge un edificio in rovina parzialmente occupato da abusivi. Nel panorama desolante spicca un divano a quattro piazze che il suo ex proprietario ha pensato bene di abbandonare tra le sterpaglie.
MOLENTARGIUS Un altro parco solo apparentemente curato è quello di Molentargius. Lungo il canale non c'è l'ombra di un rifiuto, ma se si abbandona la via principale e si entra nell'attiguo rione di Medau su Cramu la musica cambia. Al posto dei fenicotteri rosa si possono ammirare cumuli di copertoni e discariche di materiali ingombranti (poltrone, tavoli, sedie, televisori e barattoli di vernice). Montagne di copertoni anche in via Peretti, vicino all'ospedale Brotzu, mentre in via Stamira (lungo l'Asse mediano) c'è un canneto che nasconde un cimitero di frigoriferi.
VIALE BUONCAMMINO Spostandosi in centro le brutte sorprese non mancano. Da viale Buoncammino si può godere di una magnifica vista, ma se si guarda in basso lo spettacolo è decisamente diverso perché il costone è disseminato (da anni) di bottiglie e cartacce. Anche a Villanova il problema è annoso. Vicino ai cassonetti viene abbandonato di tutto e passeggiando per il quartiere capita spesso di imbattersi in scaldabagni arrugginiti e vecchi water.
PIRRI A Terramaini la situazione è ancora peggiore. Transitando in via Newton (tra la Biblioteca comunale e la Casa-albergo) non si può fare a meno di notare un immondezzaio a cielo aperto che ospita copertoni, elettrodomestici, scarti edilizi, cumuli di biancheria (c'è perfino un anacronistico costume di Carnevale) e una marea di giocattoli tra cui un pallone bucato e un racchettone da spiaggia. Ma la vera regina delle discariche è Pirri. Qui la concentrazione di isole ecologiche abusive è impressionante, al punto che in certe zone ce n'è una ogni 50 metri. In via Duca di Genova il marciapiede è completamente ostruito dai rifiuti mentre in via Picasso c'è un campo disseminato di bottiglie. Non va meglio in via Segni, dove ai rifiuti si sommano le carcasse d'auto. Degrado spaventoso anche nelle vie Mura e Spriano (sempre a Pirri), dei Tritoni (Quartiere del Sole), Ferraris (tra il Cep e il Quartiere Europeo), Utzeri e Schiavazzi (Sant'Elia) e lungo la stradina sterrata che porta a Cala Fighera.
CENTRO STORICO I turisti inorridiscono anche di fronte alle blatte e ai topi che scorrazzano per la Marina e storcono il naso alla vista della patina di unto che ricopre i monumenti di Castello. Parallelamente gli emigrati sardi che rientrano a casa per le ferie s'indignano davanti alle cunette della 554 e di viale Elmas che sono completamente invase dai rifiuti. «Sono appena rientrato a Milano dalla mia terra - scrive Giovanni Anni (un lettore) - e leggendo L'Unione sarda di qualche giorno fa mi si è stretto il cuore per le foto e le notizie che testimoniano il degrado. Trovo questi episodi deprecabili e gravemente lesivi dell'immagine dell'Isola. Perché ciò non vada a pregiudicare il richiamo turistico occorre un intervento rigoroso della Regione per una drastica vigilanza e sanzioni pesantissime».
PAOLO LOCHE

03/09/2009