Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Costretti a fare teatro lontano da qui»

Fonte: L'Unione Sarda
10 ottobre 2019

PIRRI.

Palco e platea devono essere messi in sicurezza ma non si conoscono i tempi dei lavori«Costretti a fare teatro lontano da qui»La denuncia di Cade die e Crogiuolo: spazi inagibili, la stagione sarà itinerante

Quell'ingresso, travestita da massaia, rischia di essere il suo ultimo spettacolo alla Vetreria. Almeno per un po' di tempo. Rita Atzeri, direttrice artistica de Il Crogiuolo, usa la sua arte per raccontare il disagio che stanno vivendo la sua compagnia, i colleghi di Cada die e i membri della cooperativa sociale Cemea all'ex Vetreria. Ma la gag dell'attrice è l'unico momento leggero della conferenza stampa nella struttura di Pirri. Per il resto, Alessandro Mascia, presidente del Cada die, Renato Perra, fondatore del Cemea, e la stessa Atzeri, fanno la cronistoria di quello che è accaduto negli ultimi tempi. E, soprattutto, annunciano che la stagione di teatro La Vetreria 2019 e la rassegna Teatro d'autore rischiano di diventare itineranti e senza fissa dimora. Ad ascoltarli, il presidente del Consiglio comunale Edoardo Tocco, e le consigliere di opposizione Francesca Mulas, Marzia Cillocu e Camilla Soru (che hanno annunciato l'intenzione di presentare un'interrogazione).
La situazione
La questione è decisamente complessa: il contratto che assegnava l'ex Vetreria all'associazione temporanea di imprese è, tra proroghe varie, scaduto a febbraio. Gli operatori devono riconsegnare la struttura anche perché, a maggio, l'assessorato ai Lavori pubblici comunica di aver trovato le risorse per la messa in sicurezza del teatro. Il 10 luglio, il Comune propone un bando/avviso per l'assegnazione parziale degli spazi; Cada die, Il crogiuolo e Cemea presentano il loro progetto il 22 luglio e il 23 vengono aperte le buste (o, per meglio dire, la busta, visto che quello dell'associazione temporanea di imprese è l'unico progetto). «Sia chiaro», spiega Mascia, «ben venga la messa in sicurezza del teatro. Ma da mesi quello spazio non può essere utilizzato anche se non si è ancora visto un operaio. E ci sono stati assolutamente comunicati i tempi dell'intervento». Non solo: sono interdetti la torretta, il caffè ludico, gli uffici, i bagni. «E anche gli ambienti esterni non interessati ai lavori».
L'attacco
Una vicenda che si trasforma in un ginepraio, tra ratei non pagati, finanziamenti non ricevuti e crediti pregressi. Gli operatori vanno, più volte, a chiedere spiegazioni. Ma, stando ai loro racconti, trovano nella dirigente comunale del settore, Antonella Delle Donne, un muro. In quel momento, è lei l'unica interlocutrice dal momento che la nuova assessora alla Cultura Paola Piroddi si insedia solo il 18 luglio. Aspettano che prende confidenza con il nuovo incarico. E poi la contattano. «Ci ha risposto», aggiunge Atzeri, «che non aveva tempo e che, comunque, avrebbe ribadito quanto detto da Delle Donne».
Marcello Cocco