Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

È scaduto il contratto per la gestione di alcuni impiantiAppalti militari, 11 licenziamenti

Fonte: L'Unione Sarda
7 ottobre 2019

LA VERTENZA.

È scaduto il contratto per la gestione di alcuni impiantiAppalti militari, 11 licenziamenti«Propongono paghe con tagli del 60 per cento: inaccettabile»V

Non lavorano da lunedì scorso. Sono stati licenziati e oggi presenteranno i documenti per avere l'indennità di disoccupazione, la famigerata Naspi (Nuova assicurazione sociale per l'impiego). Ne farebbero volentieri a meno gli undici dipendenti di una società che aveva in appalto la gestione delle pulizie in alcuni impianti sportivi militari (come il Campo Rossi), il servizio bar in diverse caserme cittadine e uno stabilimento balneare dell'Esercito.
La nuova gestione
Il nuovo gestore è la Ciplat San Marco di Firenze, società al centro di una vertenza sindacale iniziata nel peggiore dei modi. Nei giorni scorsi l'azienda ha incontrato le organizzazioni dei lavoratori. Ma, stando a quanto racconta un gruppo di ex dipendenti, la questione è in alto mare. Chiedono l'anonimato perché temono ritorsioni. Parlano di un trattativa in salita.
La vertenza
«In questo primo incontro - raccontano i lavoratori - c'è stato un nulla di fatto. Secondo i nuovi gestori, allo stato attuale, non ci sono le condizioni per confermare i contratti precedenti. Parlano di tagli nelle buste paga che variano dal 40 al 60 per cento per ogni dipendente. Molti di noi avrebbero retribuzioni molto basse, anche 400 euro al mese. Una proposta che in questo momento è inaccettabile. Il sindacato non ha firmato, ma allo stesso non è escluso che qualche lavoratore accetti le condizioni poste dai nuovi gestori. Anche in passato abbiamo avuto problemi, ma questa volta la situazione è precipitata. Abbiamo notato che quando la gestione viene assegnata a una nuova società c'è l'abitudine, purtroppo consolidata, di fare le cose al ribasso, ovvero si riducono le risorse finanziare. I servizi però sono sempre gli stessi, solo che bisogna garantirli con meno soldi». Negli ultimi anni ci sono state diverse vertenze. «Le decisioni - aggiungono i lavoratori - vengono prese nella Penisola perché il Comando militare di Cagliari fa capo a quello di Napoli. La gestione delle risorse economiche non viene decisa in Sardegna». In questo senso in passato erano intervenuti anche i vertici militari isolani per ribadire che il Comando non ha alcun rapporto contrattuale con i lavoratori.
Servizi chiusi
Con l'inizio della vertenza sono venuti meno anche i servizi. Pertanto niente pulizie e niente servizio bar nelle strutture militari comprese nell'appalto. «Il 30 settembre abbiamo ricevuto la lettera di licenziamento. Da lunedì non lavoriamo», affermano gli ex dipendenti che sollevano anche qualche perplessità sul meccanismo dell'assegnazione dell'appalto. «Negli ultimi anni - spiegano - si sono succedute diverse società. Molte hanno rinunciato, altre hanno pagato penali. Abbiamo qualche perplessità anche su questi meccanismi di assegnazione dell'appalto. Ma adesso abbiamo l'emergenza di salvare i nostri posti di lavoro. Siamo disposti a tutto, anche a presentare un esposto in Procura». Ma la vertenza continua. «Abbiamo scritto una lettera al Comando - dice Simone Congiu della Filcams Cgil - e chiesto un incontro con i vertici militari. Aspettiamo una risposta».
Francesco Pintore