Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Conte e l'Isola delle vertenze aperte

Fonte: L'Unione Sarda
2 ottobre 2019

Oggi il presidente del Consiglio sarà a Cagliari dopo l'invito dell'università

Conte e l'Isola delle vertenze aperte

Tavolo sul Contratto di sviluppo, sì al vertice con i leader dei sindacati

Sono troppe le vertenze aperte tra la Sardegna e il governo perché Giuseppe Conte possa limitarsi, nel giorno della sua visita a Cagliari, a una relazione al convegno internazionale sull'Autonomia organizzato dall'università e all'annuncio di un Contratto istituzionale di sviluppo.
Per questo la pressione dei leader locali sul suo staff per avere un faccia a faccia col premier, seppure di pochi minuti, è altissima.
Conte sarà a Palazzo Viceregio intorno alle 12 per parlare, da docente di diritto privato, di “Responsabilità sociale dell'impresa” e poi incontrerà il presidente della Regione Christian Solinas prima di spostarsi al Molo Ichnusa per un saluto allo staff di Luna Rossa nel giorno del varo dello scafo che parteciperà alle World series dell'America's cup.
Il Contratto di sviluppo
Poco dopo rientrerà a Palazzo Viceregio e presiederà il tavolo sul Contratto istituzionale di sviluppo al quale parteciperanno i vertici di Invitalia e le organizzazioni imprenditoriali che hanno già presentato circa 500 progetti che ambiscono ad essere finanziati dallo strumento creato per il rilancio del Mezzogiorno. Uno strumento che Conte aveva già presentato nel corso della sua precedente visita, l'11 febbraio scorso, invitando il mondo delle imprese a presentare proposte.
Vertice con i sindacati
Ci sarà il vertice con i segretari dei sindacati confederali che martedì, con una lettera, gli avevano chiesto un incontro. La prefettura ha confermato l'appuntamento per le 15,30. Giuseppe Conte e i leader di Cgil, Cisl e Uil Michele Carrus, Gavino Carta e Francesca Ticca discuteranno dei principali dossier aperti: dalla bolletta energetica alla dorsale del metano, dalla decarbonizzazione alla continuità aerea e marittima, dalle infrastrutture agli accantonamenti, dall'insularità al porto canale sino alla chimica verde. «Illustreremo al presidente i timori per lo sviluppo futuro e per la coesione sociale e territoriale della nostra terra che preoccupano il movimento dei lavoratori, dei disoccupati, dei pensionati, le centinaia di migliaia di giovani, donne, anziani che ripongono fiducia e danno la loro adesione al sindacato in Sardegna», hanno preannunciato i segretari.
Decarbonizzazione
Cgil, Cisl e Uil solleciteranno l'avvio di azioni e provvedimenti «che dipendono principalmente dalle decisioni del Governo nazionale» e che verranno sintetizzati in una scheda da consegnare al presidente del Consiglio. Uno dei temi caldi è quello della decarbonizzazione: il termine ultimo del 2025 fissato dal legislatore preoccupa la Giunta regionale e i sindacati e una eventuale proroga è tra gli elementi decisivi per il rilancio dell'industria nel Sulcis, oggi in bilico. Ma il tema è delicato in un momento in cui i temi ambientali sono al centro dell'attenzione mondiale. Da questo punto di vista anche la dorsale del metano è vista come una drammatica ipoteca sul futuro dagli ambientalisti e da molti movimenti tra i quali Fridays for future.
Le manifestazioni
Non a caso domani ci sarà un sit in sotto la prefettura per dire no alla Dorsale che nei giorni scorsi ha ottenuto dal ministero dell'Ambiente l'autorizzazione che darà il via a 1, 3 miliardi di investimenti. Massima attenzione anche per una possibile manifestazione di gruppi anarchici.
Riconversione
Anche la Cisl sarda, come faranno le massime istituzioni del Cagliaritano, solleciterà un impegno sul rilancio del porto industriale. «Occorre creare un'infrastruttura moderna, e questo è compito della politica locale, ma per rilanciare davvero il porto canale», spiega Carta, «serve una strategia del governo che agisca sui grandi player internazionali del transhipment che dovrebbero inserire Cagliari in un circuito che al momento, nel Mediterraneo, avvantaggia Tangeri. Oppure occorre riconvertire l'area e creare un grande polo della cantieristica navale che è incredibilmente assente nella città che ha la fortuna di ospitare Luna Rossa».
Fabio Manca