Torre dell'Elefante, la svolta: ripartono i lavori, via lo sfregio dell'impalcatura
CAGLIARI. Sono passati quasi due anni da quando i lavori per il restauro della Torre dell’Elefante si sono fermati. A dicembre però dovrebbero ripartire e a marzo, la seconda torre medioevale più alta di Cagliari dopo quella di San Pancrazio (inaccessibile anche quella), dovrebbe riaprire. La notizia è emersa durante una riunione della commissione Cultura. È stata la consigliera del Pd, Camilla Soru, a chiedere all’architetto comunale Maria Luisa Mulliri delucidazioni sullo stato dei lavori sul monumento. Lavori che avevano suscitato non poche polemiche dopo che l’impresa incaricata dal Comune aveva fissato un ponteggio con i tasselli conficcati nelle pietre medievali.
Le contestazioni erano arrivate sia da Maria Paola Morittu, del Gruppo D’Intervento Giuridico, che dall’ormai ex soprintendente Fausto Martino che aveva imposto lo stop ai lavori. Dal Comune però era arrivata subito una replica: la Soprintendenza sapeva, il ponteggio andava fissato e non esistevano tecniche alternative. Ora sembrerebbe che la Soprintendenza abbia approvato il progetto di restauro che prevede la conservazione del legname che compone il camminamento della Torre. Le travi però devono essere invecchiate di cinque anni, e a quanto pare non esistono sul mercato delle assi di quelle dimensioni con quell’invecchiamento. Quindi, secondo quanto riferito dalla Soru, adesso bisogna acquistare il legno, costruire le travi e metterle a invecchiare. Nel frattempo verrà realizzata una struttura provvisoria che verrà in un secondo momento sostituita, e i lavori dovrebbero riprendere a dicembre. Entro sei mesi, quindi a marzo, si dovrebbe riuscire a mettere la pavimentazione provvisoria e togliere l’impalcatura. E la Torre dell'Elefante riaprirà. Forse.