IL CASO.
Dal Parco di Molentargius al consorzio ittico in comodato d'uso Il battello fa rotta su Santa Gilla I pescatori traghetteranno i turisti alla scoperta della laguna
Navigherà verso Santa Gilla uno dei due battelli elettrici che da anni traghettano i visitatori sui canali del parco di Molentargius. D'ora in poi saranno i pescatori del Consorzio ittico ad utilizzarlo per fini turistici ma anche per accompagnare lungo le sponde della laguna le scolaresche e gruppi di ricercatori della fauna e della flora del grande stagno cagliaritano. A decidere il trasferimento dell'imbarcazione da quindici posti è stato il Consiglio di amministrazione del parco.
Una scelta che sembra anticipare il progetto, più volte annunciato, per l'istituzione di un grande parco naturale delle aree umide del sud Sardegna che oltre a Molentargius dovrà comprendere anche Santa Gilla, le Saline e il Poetto, la Sella del Diavolo e capo Sant'Elia.
La decisione
«Stiamo solo attendendo che il Consorzio ittico predisponga le necessarie documentazioni per poter consegnare il battello», spiega il direttore del parco regionale, Claudio Papoff, «il nostro consiglio ha firmato la delibera per un affidamento in comodato d'uso». L'organismo che a Santa Gilla gestisce su concessione regionale l'attività di pesca avrà il compito di sistemare il battello. Un intervento necessario sarà la sostituzione del motore elettrico ormai vecchio e inadeguato a far muovere l'imbarcazione quando a bordo vengono ospitate anche le persone.
La novità
«Non avendo da rispettare i vincoli rigidi del parco che vietano l'uso di motori a scoppio, la nostra intenzione è quella di utilizzare come propulsione un fuoribordo, esattamente come facciamo con le nostre barche da pesca», dice il presidente, Stefano Melis. «Per noi sarà un'attività nuova ma importante, che darà valore aggiunto al lavoro dei pescatori che fanno capo alle cooperative del Consorzio. La richiesta di visite guidate è piuttosto alta, fino ad oggi se ne sono occupate altre associazioni. Credo che il coinvolgimento dei pescatori, profondi conoscitori della laguna, come guide ambientali ma anche come professionisti capaci di raccontare ai nostri ospiti la pesca e l'allevamento dei mitili e dei molluschi a Santa Gilla, sia un aspetto assolutamente positivo su cui dobbiamo puntare».
Le escursioni
Con il battello, che sarà attraccato nella banchina di Sa Illetta, si potranno raggiungere non solo gli impianti dei long line dove crescono le cozze e le ostriche, ma anche le zone più interne della laguna, seguendo il canale navigabile che porta verso le sponde di Assemini e Elmas, verso le storiche aree di pesca dello stagno.
Andrea Piras