VIA MAMELI. Domani la giornata dedicata ai rifiugiati politici
Migranti, integrazione e rispetto
Fine settimana all'insegna dell'accoglienza, dell'inclusione e della protezione. È stata presentata ieri la 105esima “Giornata mondiale del migrante e del rifugiato” che si terrà domani e domenica, rispettivamente a Cagliari e poi a Decimoputzu.
Il via domani alle 16 nei locali della Mediateca del Mediterraneo in via Mameli, dove si terrà una tavola rotonda sui temi che girano intorno alla figura del rifugiato: accoglienza, protezione, promozione e integrazione. Alle 19 invece una colorata ed elegante sfilata curata da Samsoni Da Costa, 20 anni, stilista che dalla Costa D'Avorio è arrivato in Sardegna «due anni e un mese fa. Ho appena iniziato a svolgere questo lavoro, importante anche da un punto di vista culturale».
Visita guidata
La prima giornata si concluderà con il “Migrantour”, «non una semplice guida turistica della città ma un tour per poterne ammirare i colori del mondo, soprattutto all'interno del quartiere Marina», specifica Roberto Copparoni, 64 anni, presidente dell'associazione “Amici di Sardegna”.
Domenica invece l'appuntamento sarà alle 9 e 30 nella parrocchia di Nostra Signora delle Grazie a Decimoputzu, dove Arrigo Miglio, arcivescovo di Cagliari, celebrerà la messa. A seguire l'inaugurazione di un murales dell'artista Andrea Sabiucciu e del suo assistente Nelson Asemota e poi tutti a tavola per un pranzo all'insegna di piatti tipici sardi e multietnici. La giornata terminerà con un torneo di calcio tra sportivi sardi e rifugiati.
I volontari
Un evento reso possibile soprattutto grazie al lavoro sinergico e inclusivo delle istituzioni con associazioni e organizzazioni del mondo del volontariato. «Siamo e resteremo sempre umani, ma ci conquistiamo la nostra umanità donandola anche ai più deboli»: sono queste le parole di Ahmed Naciri dell'associazione “Help4you” e organizzatore della rassegna, 54 anni, per spiegare l'importanza di questa Giornata mondiale voluta fortemente da papa Francesco.
«Ospitare questo appuntamento in un luogo pubblico significa connotare la città di Cagliari come una città accogliente», ribadisce Marcello Polastri, 41 anni, presidente della commissione sport e politiche per la sicurezza. Dello stesso avviso anche Alessandro Scano, 46 anni, sindaco di Decimoputzu, il cui comune non è nuovo a eventi di inclusione sociale.
La cerimonia
Ieri durante la presentazioni le istituzioni hanno voluto omaggiare Naciri per il lavoro svolto con un libro su Sant'Efisio, dono ricevuto anche da Gaye Mohamed Chidid, 20enne ivoriano, «scrittore, calciatore e rifugiato».
«Cagliari è una città che ama l'aggregazione ma è anche una città che ama il rispetto», spiega Edoardo Tocco, 59 anni, presidente del Consiglio comunale, felice «di condividere questa giornata di inclusione sociale».
Michela Marrocu