Cagliari, ascensori fermi e scale bloccate al cimitero di San Michele
CAGLIARI. Scale bloccate, ascensori fermi, mura pericolanti e intere zone che restano al buio. Anche di giorno. Questo è il cimitero di San Michele, dove sono sepolte generazioni di cagliaritani. E questa è la situazione con la quale sono costretti a fare i conti centinaia di utenti che ogni giorno vanno a fare visita ai loro cari defunti. Anziani, per lo più, ma anche disabili: coloro che maggiormente pagano il prezzo dei disservizi.
L'orientamento, innanzitutto. La mappe sui pannelli sono incomplete, scolorite da sole e senza legenda. Il ricordo del caro estinto deve essere unito a una buona memoria, necessaria per ritrovare il loculo. E anche a una buona condizione fisica, se la tomba si trova ai piani alti. Perché gli ascensori, due in tutto il cimitero, fondamentali per chi ha una certa età o difficoltà di deambulazione, non funzionano. E se si ha la fortuna di trovarne uno funzionante è probabile che non porti alla loggia che si sta cercando. Non tutte sono collegate tra loro. Rimangono solo le scale, sempre che non siano bloccate pure quelle
Un'altra possibilità per accedere alle logge al secondo e terzo piano sono le rampe per i disabili che però non sono segnalate e alcune vengono lasciate nell'oscurità più totale. Inciampare è quasi una certezza se si ha difficoltà a camminare.
Anche raggiungere un loculo al piano terra comunque non è semplice: mura scrostate, indicazioni assenti e zone di buio. E quando si raggiunge la meta, la sensazione è quella di aver attraversato un vero e proprio labirinto. Resta solo da trovare l'uscita, sempre che ci si ricordi il percorso all'inverso. Consigliabile, comunque, farlo prima del tramonto e del suono della sirena che indica la chiusura del camposanto.