Cagliari, frenata sulla pedonalizzazione di piazza San Cosimo: tensione in consiglio comunale
Via libera dell’aula all’urban resort di palazzo Doglio e alla riqualificazione delle piazze circostanti. La maggioranza chiede di rivedere lo stop alle auto in piazza San Cosimo e vico Logudoro. “Così gli imprenditori scappano”, attacca Marcello, Pd. “Ora governiamo noi. Dovete subire”, replica Mannino, Fdi. E si scatena la bagarre
C’è il via libera del consiglio comunale all’urban resort a palazzo Doglio. Ma l’ok è arrivato nel corso di una seduta ad alta tensione. A scatenare la bufera un ordine del giorno del consigliere dei Riformatori Raffaele Onnis che chiede alla giunta Truzzu di valutare l’impatto delle pedonalizzazioni previste nell’ambito del progetto (niente macchine in circolazione in piazza San Cosimo e vico Logudoro) sulla viabilità e sulle esigenze di commercianti e residenti. Documento che suona come un alt al blocco delle auto nella zona previsto dal progetto. “Noi siamo favorevoli alle pedonalizzazioni”, ha dichiarato Onnis, “ma serve un cambio di atteggiamento e maggiore concertazione coi cittadini”.
“Così gli imprenditori scappano”, ha dichiarato Fabrizio Marcello, Pd riferendosi alla possibilità che il no alla pedonalizzazione possa far saltare progetto e investimento. “Ora governiamo noi e dovete subire” ha dichiarato in aula Pierlugi Mannino (“intendevo tollerare”, spiegherà poi) consigliere Fdi scatenando l’ira dell’opposizione. Seduta sospesa per qualche minuto e poi tutti nuovamente in aula. Il documento è stato approvato assieme ad un altro ordine del giorno del centrosinistra (primo firmatario Guido Portoghese, Pd) che chiedeva la sistemazione (nuova pavimentazione e cancellazione delle scritte sui muri), sempre nell’ambito del piano di palazzo Doglio, anche di via san Gregorio Magno. Il documento ha avuto il via libera grazie all’astensione della maggioranza.
Sì del consiglio comunale anche all’ordine del giorno di Pierluigi Mannino che chiede l’apertura a Cagliari dell’Accademia delle Belle Arti.
Bocciato invece il pronto intervento sociale. “Mi é dispiaciuto constatare che ci si è limitati ad esprimere un silenzioso voto negativo”, scrive Anna Puddu, Progressisti, autrice della proposta, “senza un commento , o una valutazione , che dimostrasse un seppur minimo interesse per un argomento di rilievo, perché riferito al poter dare una risposta qualificata a chi ( e potrebbe succedere a ciascuno di noi, a parenti , amici, conoscenti) si trova ad affrontare una crisi o una difficoltà nel corso della sua vita. Verranno tempi migliori”.