Il sindaco Truzzu: presto il sostitutoL'addio di Orazi,
parte il nuovo bando
Sarà anche una nuova stagione politica quella che accompagnerà l'avvio della stagione di lirica e balletto 2020. All'anticipato addio del soprintendente Claudio Orazi, in partenza a fine mese per assumere la guida del Carlo Felice di Genova, il sindaco Paolo Truzzu nonché presidente della Fondazione Teatro Lirico di Cagliari non lascia trapelare alcuna indiscrezione sul successore: «Non ho nomi da fare, perché non li conosco. Posso dire che sarà indetta una manifestazione di interesse per individuare il profilo idoneo a ricoprire l'incarico». Priorità all'ordine del giorno del Consiglio direttivo convocato, ieri sera, per dare avvio alle procedure di nomina. «Contiamo di individuare il nuovo soprintendente entro metà ottobre», assicura Truzzu.
Una cravatta rossa
Per l'occasione il sindaco ha indossato una cravatta rossa, perfettamente intonata su un completo grigio. «Ho scelto di indossarla - ha precisato sorridendo - perché il rosso è il colore della passione. E la passione è quella che hanno i cittadini cagliaritani per il loro Teatro, un luogo che ho sempre considerato, per alcuni forse impropriamente, la più grande fabbrica culturale della nostra Isola. Sono convinto che la cultura si produca e qui per tanti anni si è prodotta e generata una grande offerta culturale».
Saluto del soprintendente
Al pubblico è rivolto il ringraziamento più commosso del soprintendente Orazi: «Sostanzialmente è raddoppiato e ha raggiunto la quota di nove turni di abbonamento. Quando sono arrivato, devo dirlo purtroppo, ho trovato un teatro disastrato sotto il profilo organizzativo, con una produzione molto scarsa. Ma ho trovato una grande motivazione da parte dei lavoratori. Ho passato in teatro tutti i giorni della settimana: costanza, rigore ed etica pagano molto in questo lavoro. Lascio un teatro tra i più interessanti d'Italia, a cui auguro il miglior futuro».
Accademia Belle Arti
Intanto il sindaco Truzzu ha voluto ricordare il suo sogno nel cassetto: arricchire il polo culturale del quartiere che ospita il Teatro Lirico, il Conservatorio e il Parco della Musica con il Liceo artistico e un'Accademia di Belle Arti: «Siamo l'unica città metropolitana che non ce l'ha, un vulnus che dobbiamo colmare. Con questa filiera culturale si può inoltre lavorare sulla formazione e sull'alta formazione. Un grande progetto da avviare con l'assessorato al lavoro: abbiamo delle eccellenti professionalità, un patrimonio di competenza che non dobbiamo disperdere». Sul programma il sindaco non si sbilancia: «Lo sapete, sono un profano: voglio evitare gaffes». Ci sarà pure un'espressione artistica che preferisce? «Il calcio», risponde con ironica sincerità. «Sono un profondo ignorante, lo ammetto. Sono venuto a vedere uno spettacolo tanti anni fa, credo ai tempi del sindaco Delogu, ma nemmeno ricordo di cosa si trattasse. Non so se assisterò alla prima, ma posso dire che mia moglie invece è una grande appassionata: dovrò sacrificarmi, per amore».
Cinzia Isola