Il Comune vuole acquisire il vecchio ospedale Marino, ma è polemica: “Azzardo rischioso, servono 30 milioni di euro”
A Cagliari il Comune ha una nuova idea: acquisire il vecchio ospedale Marino, l’ecomostro diroccato in riva al mare. Per trovare con i privati un accordo da trenta milioni di euro. Ma in consiglio comunale esplode la polemica: il centrosinistra non ci sta, e presenta una mozione: “Sono passati quasi 40 anni di incredibile abbandono, si vuole perdere altro tempo?”
A Cagliari il Comune ha una nuova idea: acquisire il vecchio ospedale Marino, l’ecomostro diroccato in riva al mare. Per trovare con i privati un accordo da trenta milioni di euro. Per chiudere una pagina amara lunga trent’anni, per sbloccare l’iter ultradecennale della sua riqualificazione. Sono passati quasi 40 anni di incredibile abbandono. Ma in consiglio comunale esplode la polemica: il centrosinistra non ci sta, e presenta una mozione. L’ex Presidente Guiodo Portoghese, insieme a Francesca Ghirra e Matteo Lecis Cocco Ortu, accendono il dibattito e temono un ulteriore rallentamento di una vicenda paradossale. “L’amministrazione Truzzu sarebbe orientata ad acquisire l’immobile al patrimonio comunale- scrive Guido Portoghese- Questa trovata, che vorrebbe dimostrare una maggiore volontà di intervenire da parte della nuova Giunta, aggiunge in realtà nuovi rischi al già difficile iter avviato e sembra destinata, per diversi motivi che vedremo in questo articolo, a non produrre nulla di buono.Per questo, insieme ai colleghi Francesca Ghirra e Matteo Lecis Cocco Ortu, abbiamo presentato una mozione sull’ex Ospedale Marino di Cagliari. Per cercare di scongiurare un corso degli eventi che si risolverebbe nell’ennesima occasione persa per il recupero di una parte importantissima del litorale cagliaritano.Il grande annuncio va intanto ridimensionato: l’attuale rudere sulla spiaggia del Poetto è un bene inalienabile del Demanio dello Stato, pertanto per lo stesso può essere unicamente ipotizzata una concessione per la gestione del bene. Concessione già autorizzata a favore della Regione Autonoma della Sardegna il 15 maggio 2018.A seguito di tale autorizzazione la Giunta Pigliaru aveva avviato le procedure per l’affidamento dell’immobile, mediante un bando pubblico, ad un soggetto privato per la realizzazione di una struttura turistico-ricettiva. Sembrava l’ultimo tornante di una strada lunga e tortuosa, prima di una positiva conclusione “in discesa”. Dopo le elezioni regionali e l’insediamento della nuova Giunta, del bando regionale per l’Ospedale Marino non si è saputo più nulla. Oggi scopriamo che tutta la procedura dovrebbe ricominciare da capo, passando per gli uffici del Comune di Cagliari. Una perdita di tempo, alla quale si aggiunge il forte rischio che il Comune non riesca a portare a termine la procedura. Ricominciare tutto da zero, pensare che il Comune sia in grado di risolvere da solo i numerosi problemi che gravano sul progetto e trovare un partner privato per un investimento da 30mln, è un azzardo rischioso, che potrebbe stroncare ogni prospettiva per una riqualificazione dell’area.Per questo nella mozione chiediamo al Sindaco Truzzu di rinunciare all’acquisizione dell’ex Ospedale Marino al patrimonio comunale. Al contrario, gli chiediamo di sollecitare la Regione a proseguire l’iter già avviato per la riqualificazione e valorizzazione dell’ex Ospedale Marino e dei locali del Pronto Soccorso, da convertirsi in una struttura turistica ricettiva”.
E oggi lo scontro potrebbe approdare proprio tra i banchi del Consiglio, chiamato anche a un’altra scelta fondamentale per il futuro della città: il piano per il nuovo stadio Sant’Elia e per l’intero quartiere, che prevede un centro commerciale nell’attuale Sardegna Arena e due alberghi attorno. L’ora delle grandi scelte.