ERSU. L'ex albergo Moderno in permuta per il secondo lotto del campus, due società interessate all'acquisto
Via Roma, la Casa dello studente cade a pezzi Piovono calcinacci su pedoni e auto: Palazzo Vivanet “ingabbiato” per evitare crolli
Chiusa e pericolante, non c'è pace per la casa dello studente di via Roma. Non solo da anni è un immobile che non può essere inutilizzato dai ragazzi fuori sede, ora è diventato anche pericoloso per pedoni e auto. Problemi strutturali e scarsa manutenzione hanno causato la caduta di calcinacci lungo il marciapiede di via Roma. Per evitare guai seri all'Ersu (l'Ente regionale per il diritto allo studio universitario) non è rimasto altro che “ingabbiare” palazzo Vivanet con tubi innocenti e paratie per evitare il crollo delle pietre lavorate che costituiscono la facciata dell'edificio.
I pericoli
La Casa dello studente di via Roma, nel cuore della città, a pochi passi dalle stazioni delle Ferrovie e dell'Arst, non ha mai avuto vita facile. Dal controverso acquisto dell'hotel, alla trasformazione in studentato, per arrivare sino agli ancora più discussi lavori di ristrutturazione e adeguamento. Senza certificato di agibilità (la palazzina non ha ottenuto il nulla osta contro gli incendi) e con gli impianti idrici non adeguati, solo per pochi anni è stato a disposizione degli studenti. Dal giorno della chiusura è abbandonato a sé stesso, senza manutenzioni o cure particolari. Oltre la beffa, ora arriva il danno. «Con le ultime piogge abbiamo registrato numerose infiltrazioni lungo le pareti e i tetti che ospitano le caditoie», spiega il presidente dell'Ersu, Gian Michele Camoglio. «Non essendo eseguite adeguate impermeabilizzazioni, l'acqua è filtrata attraverso le pareti e ha raggiunto una porzione della facciata. La conseguenza - aggiunge Camoglio, che è anche ingegnere - è stato il distacco degli elementi litici dai poggioli». I calcinacci sono caduti sul marciapiede. Per fortuna nessuno è stato colpito, resta però il pericolo serio per pedoni e automobilisti.
La gabbia
Nei programmi dell'Ersu non c'è, al momento, la ristrutturazione dell'edificio. L'ex hotel Moderno dovrà essere ceduto in permuta alla società che si aggiudicherà i lavori per la realizzazione del secondo lotto del Campus universitario di viale La Plaia. I tempi non si annunciano brevi. Camoglio non ha avuto scelta: bandire un appalto per la messa in sicurezza “provvisoria” dalle cadute di pietre. La gara (importo iniziale di 156.000 euro) è stata aggiudicata alla società Salp di Cagliari, che con meno di 149.000 euro ha costruito una “gabbia” di tubi innocenti, reti e pareti metalliche. Alle protezioni, decisamente antiestetiche, dovremmo farci l'abitudine: resteranno sino a quando non sarà deciso definitivamente il futuro dell'edificio.
Lo scenario
La permuta, però, non è l'unica opzione sul futuro di palazzo Vivanet. Al terzo piano di Vittorio Emanuele sono arrivate le proposte di un importante gruppo olandese/americano e di una società napoletana che, per la sua posizione strategica e per il pregio dell'edificio, vorrebbero trasformarlo nuovamente in albergo.
Andrea Artizzu