CONTROLLI.

Tolleranza zeroStrage di patenti di chi ha bevuto e si mette al volante

L'ubriaco è spesso aggressivo, infatti molte risse sono a base di alcol, ma per il resto gli eccessi di vino e superalcolici non sono legati a comportamenti che si configurano come reati. Anche per quanto riguarda i maltrattamenti in famiglia, polizia e carabinieri confermano che l'alcolismo accompagna talvolta situazioni di degrado familiare che già esistono, diventandone un sintomo e non una causa.
Ma c'è un altro campo in cui l'ubriaco diventa un pericolo pubblico: quando si mette alla guida di un mezzo. E quasi sempre è un giovane nelle notti dei weekend. Sono mine vaganti, per questo le forze dell'ordine applicano la tolleranza zero. Polizia stradale e carabinieri, e in città la Polizia locale, vigilano molto sulle condizioni in cui si trovano i conducenti che fermano.
«Premesso che negli incidenti con feriti il controllo alcolemico è obbligatorio», spiega Mario Delogu, comandante della Polizia locale, «le pattuglie hanno uno strumento che si chiama precursore: non indica la quantità di alcol nel sangue, ma rivela se è eccessiva. Se lo è, interviene subito dopo una pattuglia dotata di etilometro e misuriamo con precisione il tasso alcolemico. A seconda del valore, scatta la denuncia penale». La legge consente la denuncia sintomatica: «In genere, per conducenti non in grado di stare in equilibrio e con l'alito che sa di alcol», precisa Delogu, che aggiunge: «A Cagliari non c'è un'emergenza ubriachi al volante, ma è vero che nelle notti dei weekend diversi giovani bevono troppo. E che ci impegniamo per lasciarli a piedi per un bel po'». (l. a.)