Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Multe, un tesoretto da 6 milioni

Fonte: L'Unione Sarda
19 settembre 2019

COMUNE.

L'assessore Spano: «Merito dei maggiori controlli, nessuno fa cassa»Multe, un tesoretto da 6 milioni

In un anno la somma incassata è aumentata del 24 per cento

C'è chi è passato col rosso per sei volte in poco più di un mese, chi ha collezionato otto violazioni della Ztl in due settimane, chi è stato fotografato sull'Asse mediano mentre sfrecciava a 150 chilometri orari o sul Lungosaline a 155, chi invece girava con la revisione scaduta da anni. La casistica è talmente ampia che farne una sintesi esaustiva è quasi impossibile. Ma una certezza c'è: negli ultimi tempi per gli automobilisti cagliaritani più indisciplinati le chance di passarla liscia si sono ridotte di parecchio.
Il boom di incassi
A testimoniarlo è l'incremento vertiginoso degli incassi delle multe, che in un solo anno - dal 2017 al 2018 - sono saliti del 24 per cento, il doppio della media nazionale. Un dato che colloca la città al sesto posto fra i capoluoghi di Regione nella classifica di chi ha più incrementato i ricavi che vede in testa Aosta. In particolare il “tesoretto” messo via lo scorso anno dal Comune è stato di 6 milioni e 355 mila euro, contro i 5 milioni e 123 mila euro dell'anno precedente: oltre un milione e 300 mila euro in più. Senza tenere conto delle (tante) violazioni commesse dai non residenti, è come se ogni cittadino avesse contribuito con 42 euro, neonati e ultraottantenni compresi.
Gli street control
Un trend che non accenna a fermarsi: da gennaio ad oggi le multe sono infatti già 68.032, diecimila in più al mese rispetto allo scorso anno quando complessivamente furono 79.552. E ciò per effetto anche dell'attivazione - a febbraio - dei due sistemi di street control, le speciali telecamere montate sui mezzi della polizia municipale in grado di rilevare non solo le auto in divieto di sosta ma anche quelle con revisione e assicurazione scadute. Sino a oggi questo sistema ha portato una dote di 1985 multe, la maggior parte per sosta irregolare in doppia fila, per un incasso stimato in circa 180 mila euro.
L'assessore
Ma questo boom è davvero funzionale a una maggiore sicurezza oppure, come sospettano in molti, è solo un metodo per fare cassa? Paolo Spano, 72 anni, assessore al Patrimonio con delega alla sicurezza e alla polizia municipale, non prende neanche in considerazione l'ipotesi. «L'incremento degli incassi in realtà è dovuto all'uso di mezzi più efficaci e a un maggiore controllo sul territorio - spiega -, di certo la nostra filosofia non sarà mai fare cassa con le contravvenzioni anche perché se così fosse metteremmo autovelox fissi ovunque, ad esempio al Poetto. Invece da noi, caso più unico che raro, ce n'è soltanto uno». E assicura: «Il nostro approccio sarà molto trasparente, non vogliamo vessare il cittadini ma far sì che rispettino le regole per garantire la sicurezza di tutti».
Massimo Ledda