Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Segnaletica chiara, solo così il cittadino non si sente vessato»

Fonte: L'Unione Sarda
19 settembre 2019

REAZIONI.

La parola agli automobilisti«Segnaletica chiara, solo così il cittadino non si sente vessato»

Cittadini vessati? Un metodo scientifico quanto occulto di tassazione indiretta? La lettura malevola del boom di multe per violazione del codice della strada, che lo scorso anno ha consentito al Comune di mettere da parte un milione e 300 mila euro in più, non trova terreno fertile neanche fra le associazioni dei consumatori.
«Non credo proprio che sia così - dice Monica Satolli, 55 anni, segretaria regionale dell'Unione Nazionale Consumatori -. Il problema non è chiedersi se si voglia fare cassa o meno ma capire che le regole vanno rispettate e abituarsi a farlo». Il che non significa però che tutto vada bene: «I ricorsi sono tanti ma la percentuale di chi riesce a spuntarla è bassa - prosegue Satolli -, a volte però questo dipende dal fatto che c'è una sorta di presunzione di colpevolezza a carico del consumatore, ad esempio capita che il numero di targa sia sbagliato ma è sempre il cittadino che in sede di ricorso deve dimostrare che c'è stato un errore e non sempre è facile».
Simone Girau, 40 anni, referente per Cagliari di Adiconsum, introduce un altro tema: «È fondamentale che l'utente della strada venga messo in condizioni di sapere cosa gli è consentito e cosa no - sono le sue parole -. Cartelli e segnaletica devono essere chiari altrimenti il sospetto che non si tratti solo di prevenzione ma anche di un modo per fare cassa aumenta, almeno nella percezione di chi viene sanzionato. Un esempio? Le scritte con giorni e orari sui segnali di divieto di sosta per lo spazzamento delle strade sono troppo piccole e possono trarre in inganno, la forma è salva ma la sostanza molto meno».
Un problema questo che non lascia indifferente l'assessore alla Viabilità Alessio Mereu, 70 anni. «Credo di non sbagliare se dico che l'aumento delle multe è dovuto prevalentemente proprio ai divieti di sosta per lo spazzamento delle strade introdotti col nuovo appalto - dice -, per questo credo sia opportuno intervenire riducendo ad esempio l'orario di vigenza del divieto (di solito dalle 6 alle 9) e trovando una soluzione che metta il cittadino in condizione di non sbagliare, in modo che non abbia mai la sensazione di aver subito un'ingiustizia». (m. le.)