Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Universitari nell'Istituto dei ciechiProgetto dell'Ersu per realizzare una mensa e 160 posti letto

Fonte: L'Unione Sarda
17 settembre 2019

VIA NICOLODI.

La Regione è disposta a cedere la struttura inutilizzata

Universitari nell'Istituto dei ciechi

Progetto dell'Ersu per realizzare una mensa e 160 posti letto

Mensa, aule, laboratori e stanze per studenti nell'edificio che ospita l'Istituto dei ciechi di via Nicolodi. Il progetto e i soldi ci sono, manca solo l'ultimo nulla osta della Regione, a capo dell'istituzione. Quella che sino a pochi mesi fa era solo un'ipotesi, ora è una strada che sta per essere percorsa dall'Ersu (l'ente strumentale della Regione che si occupa degli studenti universitari) e che sarebbe gradita anche al presidente Christian Solinas, già presidente dell'Ersu.
La svolta
Il progetto di acquisizione dell'edificio intitolato a “Maurizio Falqui” ha subito un'accelerazione la settimana scorsa, dopo la delibera della Giunta regionale che annullava l'accordo tra Ersu e Caritas. L'Ente per lo studio universitario avrebbe preso possesso della mensa di viale Sant'Ignazio, in cambio viale Trento avrebbe ceduto alcuni spazi dell'ex caserma di Monte Urpinu all'associazione di don Marco Lai.
«Abbiamo inoltrato formale richiesta all'assessore agli Enti locali», afferma il presidente dell'Ersu Gian Michele Camoglio. «Abbiamo trovato molta disponibilità e, se tutto va per il verso giusto, in tempi brevi sarà disponibile la gara d'appalto».
Il progetto
L'Istituto dei ciechi da tempo non svolge più le sue funzioni. I cinque dipendenti (tre a fine anno andranno in pensione) non ricevono da mesi lo stipendio, mentre l'edificio ha necessità di importanti interventi di manutenzione. I fasti di un tempo sono spariti e attualmente l'istituto di via Nicolodi è in gran parte inutilizzato. I segni dell'abbandono sono ben evidenti, è sufficiente alzare lo sguardo e notare le finestre sbarrate con assi di legno.
In un quadro così desolante, il progetto dell'Ersu di trasformarlo in Casa dello studente incontra il favore di molti, anche perché è in una posizione strategica e unica: di fronte all'Anfiteatro romano e incastonata tra i poli giuridico-economico e umanistico, la facoltà di Ingegneria, a due passi da via Trentino.
La struttura comprende edifici di 4.500 metri quadri su un terreno di 6.100. Con i 3,9 milioni di euro destinati alla ristrutturazione dello studentato di via Roma e non spesi, l'Ersu vuole realizzare una mensa da 350 posti (con annesse cucine e sala ricezione). Tra il piano rialzato e il primo piano possono essere predisposti alloggi per 160 studenti. Le altre strutture, adiacenti al corpo principale, possono essere destinate a uffici, laboratori e officine, mentre la sala convegni e il teatro potrebbero continuare a essere utilizzate con le stesse finalità.
La Regione
I vertici dell'assessorato agli Enti locali, che gestiscono il patrimonio regionale, sono disposti a una rapida soluzione della vicenda. «Vogliamo che i beni regionali funzionino e che non rimangano inutilizzati», afferma il direttore generale Umberto Oppus.
Andrea Artizzu