SAN MICHELE.
Disagi per chi vuole raggiungere la parte alta del parcoAl castello si va soltanto a piediLe portine degli ascensori, guasti da tempo, sono state divelte
Non ha un buon rapporto la città di Cagliari con i suoi ascensori: finalmente, nei mesi scorsi, si è risolto l'annoso problema degli impianti che portano in Castello. Ma c'è un ascensore che sembra essere figlio di un dio minore: è quello che collega il parcheggio del parco di San Michele con l'omonimo castello. Percorso l'insidioso sentiero (le buche trasversali sul sentiero in terra battuta mettono a dura prova pneumatici e sospensioni) che porta al parcheggio, l'amara sorpresa: ci sono le scale, c'è anche un passaggio per i disabili ma, girato l'angolo, le portine divelte dei due ascensori dicono che l'impianto è inutilizzabile da tempo.
Il castello
Un problema non secondario per chi decide di visitare il castello di San Michele o per chi, semplicemente, vuole vedere quel panorama che abbraccia la città sino alla Sella del Diavolo. Non ci sono alternative per chi arriva al parco a piedi. Ci sono i visitatori che, sapendo dell'esistenza dell'ascensore, si inerpicano faticosamente sino all'impianto: dopo aver scoperto che non funziona, devono tornare indietro sino all'ingresso principale e prepararsi alla nuova (e definitiva) scalata.
La salita
Un problema per i cagliaritani che arrivano al parco a bordo del bus del Ctm. E, soprattutto, per i tanti turisti che vengono in città senza auto. I visitatori devono inerpicarsi per i ripidi sentieri per poter raggiungere e ammirare il castello di epoca giudicale che ospita regolarmente mostre: attualmente ospita “Tracce - Asia 2562”, il reportage del viaggio del writer Crisa e di Noemi Didu sulle tracce di Stefano Cardu.
La situazione
È un peccato anche perché il parco di San Michele è tenuto, tutto sommato, bene. Le cose che non vanno sono davvero poche: le tracce di inciviltà di quei maleducati che gettano i loro rifiuti lungo i sentieri (pochi, per la verità). Chi, invece, arriva in auto deve fare i conti con sentieri pieni di buche. Problemi, tutto sommato, accettabili. E si accetta pure il fatto che, come capita in tanti altri punti della città, anche qui fanno bella mostra le transenne sistemate davanti a qualche buca particolarmente pericolosa.
Gli incivili
C'è, invece, da rilevare un altro segnale positivo: a parte qualche sporadico rifiuto abbandonato qua e là, il parco è pulito. Quotidianamente (o quasi), raccontano i (pochi, a dire il vero) frequentatori abituali, si vedono gli operai comunali che ripuliscono i sentieri. Purtroppo, la situazione idilliaca all'interno del parco viene cancellata da quello che si vede all'esterno. Chi scende dal bus del Ctm viene accolto dal lavoro dei “creativi del conferimento rifiuti”: i sacchetti in plastica sono infilati nei buchi presenti nel muro in pietra. Bottiglie di plastica e vetro abbandonate anche nel sentiero che porta verso i due ingressi del parco di San Michele.
Il panorama
E, se all'ingresso principale la situazione è accettabile, salendo si arriva al parcheggio dove, proprio nella parte da cui si dovrebbe ammirare il panorama di un'altra parte della città (da lì si vedono i “grattacieli del Cep”), si è formata la solita discarica abusiva. Purtroppo non è neanche la cartolina più brutta: in via Cinquini, all'angolo con via Piolanas, sono state sistemate le telecamere destinate a pizzicare chi abbandona i propri rifiuti. Dovrebbero ma evidentemente non lo fanno, alla luce dei tanti rifiuti abbandonati proprio a ridosso della recinzione del parco.
Marcello Cocco