Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Le azzurre consolano la Sardegna ferita

Fonte: L'Unione Sarda
31 agosto 2009

Pallavolo. Tre amichevoli di lusso contro la Serbia per le campionesse d'Europa a Cagliari (venerdì), Tortolì (sabato) e Sassari (domenica)



Era meglio quando le azzurre venivano in Sardegna, alla spicciolata, con le maglie di rispettivi club per affrontare quell'Airone di Tortolì che per una breve ma intensa e forse anche irripetibile stagione aveva saputo fare il nido nella serie A1 di pallavolo. Ma oggi le cose vanno così ed è grasso che cola poter vedere dal vivo queste atlete, un po' campionesse e un po' pin up. L'Italia che sbarca in Sardegna è un bel regalo del comitato regionale presieduto da Vincenzo Ammendola: tre test match contro la Serbia, a Cagliari (via Rockefeller, 4 settembre, ore 20), Tortolì (il 5 a Monte Attu, ore 19) e Sassari (il 6 in piazzale Segni, ore 20), dodici anni dopo l'ultima volta. Allora, era il 5 giugno del 1997, c'era ancora il cambio palla: si giocò a Quartu, nel fiammante palazzetto di via Beethoven, allenatore era “lui”, il grande Julio Velasco e l'Italia travolse in scioltezza il Giappone in un'ora e quattro minuti e in tre set lasciando le avversarie a quota dieci, nove e otto. Il tabellino? Monari 1+2, Piccinini 3+4, Mello 3+3, Leggeri 7+4, Navarrini, Biamonte 9+7, Rinieri 1+0, Ferretti, Mifkova 1+1, Vannini 4+2, De Luca 4+0, Rocchi 3+7. Notato niente di curioso? Sì, quella De Luca, Barbara, avrebbe giocato qualche anno dopo proprio a Tortolì, nella disgraziata stagione nella quale il sestetto ogliastrino non aveva vinto neanche una partita (e l'ex azzurra lasciò la squadra a metà campionato insieme con altre compagne più il tecnico Beppe Cuccarini). Il movimento femminile in quella tarda primavera del 1997, era ancora lontano dalla serie A1, ma l'Alfieri era già lì a sgomitare tra B2 e B1: meglio i maschietti dell'Olimpia di Sant'Antioco che dopo aver accarezzato il paradiso disputando una sola stagione in serie A1 giocavano dignitosamente in A2 (allenatore era Javier Kantor che più del volley amava soltanto Che Guevara) e in squadra c'era un baby che avrebbe fatto tanta strada come Luigi Mastrangelo, diventao poi per anni il miglior centrale del mondo. Oggi le cose non vanno altrettanto bene: il movimento, sia in campo maschile (Olimpia prima e Tiscali poi) che in quello femminile (Novitas Sestu e Airone) si è scottato e adesso si riparte con grande fatica dalla B1. Sembra la fotocopia del basket, se la cosa può consolare: poca pallavolo di qualità giocata dalle squadre di Sardegna ma ottima da vedere (a Ferragosto a Cagliari si è disputata una affascinante Italia-Francia di basket maschile) e un piatto tutto da gustare è anche il triplo match amichevole con la Serbia, anticamera dell'Europeo di settembre in Polonia dove le azzurre non vanno a vincere, ma a rivincere il titolo di campionesse. Che in Sardegna hanno un altro compito: consolare una terra ferita.
NANDO MURA

30/08/2009