VILLAGGIO PESCATORI.
Oggi il tour per scoprire la storia della borgata
La sagra in cerca di riscatto
Prima giornata in tono minore, poi la ripresa col botto
FOTOTrentaquattro anni: una vita. E anche piuttosto lunga e faticosa, quella della Sagra del pesce di Giorgino, la festa del mare e dei sapori inventata dal comitato di quartiere del Villaggio pescatori e ancora oggi in piedi nonostante i tanti problemi, a cominciare da quello dei fondi. Mai abbastanza - così dicono nel borgo - per riuscire non tanto a sopravvivere quanto a diventare più grandi.
Il primo giorno
Venerdì l'anteprima in tono minore, quando i cartocci di frittura fumante di calamari, pescetti e patatine sono stati consumati dagli ospiti-avanguardie di questa tre giorni di festa e tradizione con contorno di musica, teatro, balli e animazione (apprezzatissimo lo spettacolo di narrazione “Il Mare minore, storie di Giorgino” ideato da Andrea Congia e promosso dall'associazione Tra Parola e Musica- Casa dei Suoni e racconti). Ieri il Villaggio si è riempito maggiormente di folla, tutti desiderosi di gustare i piatti tipici della tradizione casteddaia e poi gli arrosti di muggini e sardine cotti sulla brace dagli esperti del borgo, ancora la frittura di calamari, occhioncelli e gamberetti, insalata di mare e su pisci a collettu.
Il riscatto
«Il primo giorno, ammetto, non è stato affollatissimo. Era un'anteprima, un po' ce l'aspettavamo», dice il presidente del Comitato di quartiere, Carlo Floris, che a dispetto dei suoi 81 anni continua ad essere l'anima trainante della festa e di tutte le altre iniziative che il Villaggio pescatori conferma e ripropone da anni. «Quest'anno ci siamo confrontati per necessità con la scelta di far pagare la consumazione. Decisione sofferta ma obbligata per riuscire a organizzare quest'edizione».
La sofferenza
Ieri il maestrale non ha aiutato. Ma dopo le 21 gli affezionati della festa hanno raggiunto Giorgino per non rinunciare ad assaporare i muggini alla brace e le altre pietanze. C'era, intorno ai tavoli attrezzati per la distribuzione e ai bracieri ardenti, un clima diverso dagli altri anni. Un'atmosfera di stanchezza che racconta la fatica dei sessanta abitanti non più giovanissimi di questo villaggio. Gli attori principali di una sagra antica che probabilmente ha bisogno di nuove forze, di una vitalità da riconquistare. Ma ieri e l'altro ieri la sagra ha voluto dimostrare di essere ancora viva. Di potercela fare. Rappresentando, ancora una volta, la forza, la resistenza di questo borgo marinaro.
Fumo e profumi
Nel piazzale inondato dal fumo gli uomini e le donne di Giorgino hanno lavorato senza tregua. Davanti a loro la fila interminabile dei clienti. E sarà così anche oggi. Perché non è finita. La sagra del pesce proseguirà questa sera con l'iniziativa del tour operator Istedda. Alle 18,30, la guida turistica Daniela Puggioni accompagnerà i visitatori alla scoperta del borgo marinaro e della sua storia fatta di tradizioni lontane, di industria e stravolgimenti storici. Si parlerà del villaggio, della sua costruzione, dell'evoluzione negli anni e dei Bagni che hanno reso rinomata e frequentata questa borgata durante la Belle epoque. Poi, dalle 20, sarà ancora una volta la sagra ad accogliere gli ospiti del Villaggio pescatori.
Andrea Piras