Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L'INCONTRO. Appuntamento oggi alle 9 in via Nicolodi 102Gli studenti universitari a confronto nell'o

Fonte: L'Unione Sarda
9 settembre 2019

L'INCONTRO. Appuntamento oggi alle 9 in via Nicolodi 102Gli studenti universitari a confronto
nell'ottavo congresso di Unica 2.0

Gli studenti universitari a confronto. Questa mattina, dalle 9, nell'Aula-teatro della facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche (via Nicolodi 102), è in programma in programma l'ottavo congresso di Unica 2.0, associazione degli studenti universitari che aderisce, a livello nazionale, all'Udu.
Il programma
I lavori cominciano alle 9.45 con i saluti ed entrano nel vivo alle 10. Dopo la pausa pranzo, in programma alle 13.30, riprendono alle 15 per concludersi alle 17. Sono previsti, tra gli altri, gli interventi della rettrice Maria Del Zompo, del presidente dell'Ersu Gian Michele Camoglio e di alcuni consiglieri regionali e comunali. Annunciata anche la presenza di associazioni che fanno parte del mondo degli studenti universitari, come Unica-Lgbt. Ma a essere rappresentanti saranno anche i giovani che frequenteranno gli atenei in futuro come i ragazzi che fanno parte di Eureka-rete degli studenti medi Cagliari.
Gli argomenti
Il congresso è un momento estremamente importante di riflessione sulle tematiche universitarie. Si parlerà, per esempio, di argomenti legati agli alloggi riservati agli studenti, di borse di studio e dell'annoso problema dei trasporti. E, naturalmente, di come viene declinato il diritto allo studio.
Numero chiuso
Grande attenzione sarà dedicata al tema caldo in questi giorni del numero chiuso. «Come Udu - Unione degli Universitari e Rete degli studenti medi», si legge pagina Facebook di Unica 2.0, «chiediamo l'immediata abolizione del numero programmato per i corsi in Architettura, Medicina Veterinaria e Formazione primaria e un piano strutturato per superare nel medio periodo anche la programmazione per Medicina e odontoiatria, prevedendo nel frattempo l'introduzione di un modello transitorio, che abbia l'obiettivo di arrivare alla totale apertura dei corsi dell'area medica». Una richiesta legata al fatto che rappresentano «una vera e propria competizione, una guerra tra poveri, dove i soggetti economicamente meno abbienti partono fortemente svantaggiati rispetto a chi, consapevole della propria scelta, ha speso gran parte di quest'anno nella preparazione con corsi privati a pagamento».