GIORGINO. Si è conclusa ieri sera la 31ª edizioneLa sagra del pesce e il futuro
Migliaia di visitatori, centinaia di chili di cibo: la 31ª sagra del pesce per tre giorni ha animato il Villaggio pescatori di Giorgino. Anche ieri il borgo marino è stato preso d'assalto dalle 19, ora in cui la navetta predisposta dal Ctm ha iniziato i collegamenti tra il centro e la borgata: nei tre giorni della sagra sono state almeno seimila le persone che hanno partecipato alla manifestazione. Mostruosi anche i numeri del cibo cucinato: 400 chili di muggini, altrettanti di sardi, 100 menole ( sa menduledda ), 200 di insalata di mare. E poi tantissimi chili di frittura di gamberi, totani, trigliette e merluzzi. Nel menù anche la pasciutta in rosso con le cozze, su pisci a collettu (cioè le fave lesse). Ad attrarre i visitatori anche gli spettacoli collaterali. Un successo. Anche se Carlo Floris, 81 anni, storico patron della sagra, ha qualcosa da dire. «La circolare Gabrielli sta creando tanti problemi. La chiusura della strada alle 16, per esempio, penalizza le attività commerciali della borgata». Eppure, nonostante gli ostacoli Floris non solo non lascia. Ma, addirittura, punta a far crescere la sagra. «Intanto la borgata non deve essere solo un posto dove si viene a mangiare, Mi piacerebbe vedere anche le bancarelle con i souvenir, i caddozzoni ». E, proprio per venire incontro ai visitatori, si punta a creare un collegamento con le navi da crociera. «Visto che ripartono nel pomeriggio, potremmo organizzare qualcosa nel corso della mattinata».
Un desiderio condiviso anche da Andrea Congia che, insieme a Giulia Virdis, ha lavorato sulla sagra. «È necessario che tutta la città si senta coinvolta. A Giorgino tanti residenti sono anziani: servono energie fresche, anche dagli altri quartieri». ( mar. co. )