Alessandro Balletto, 50 anni, di Forza Italia è il nuovo presidente della commissione Bilancio«
Nel piano di investimenti 15 milioni per l'ex Marino»
«Ci aspetta un grande lavoro: sarà determinante ascoltare le linee programmatiche del sindaco per individuare le azioni future». Alessandro Balletto, commercialista 50enne, è il presidente della commissione Bilancio e ha chiare le sue priorità. «Credo serva investire di più sulla cultura, è un settore che in città ha davvero tanto da offrire».
Perché non l'hanno fatta assessore?
«Non c'è un motivo particolare. Forza Italia avendo due eletti aveva la possibilità di avere un assessorato oppure la presidenza del Consiglio. Edoardo Tocco è stato il più votato ed era giusto che parlasse per primo».
Ci sono tensioni nel gruppo comunale azzurro?
«No, nella maniera più assoluta. Andiamo d'amore e d'accordo. Poi c'è da dire che la lista ha fatto il 5,3 e noi costituiamo il 54 per cento dei voti. Più che di gruppo di Forza Italia parliamo di Tocco e Balletto. Sicuramente la lista non era al massimo ma il gruppo esiste e ci siamo».
Perché Truzzu ha tenuto la delega al Bilancio?
«È una scelta del sindaco, l'aveva fatta anche Zedda. Non credo ci sia un motivo particolare, forse per avere sotto controllo la situazione».
Siete già al lavoro?
«Per la nuova amministrazione è stato un periodo davvero operoso dal punto di vista della programmazione, ci sono interventi per circa 170 milioni di euro».
Eredità della passata amministrazione?
«No, tutte richieste di finanziamento che vanno ad aggiungersi a quelle già programmate».
Quali sono?
«Oltre ai 68 milioni per i mercati cittadini, c'è la richiesta di 15 milioni per acquistare e ristrutturare l'ex ospedale Marino, 18 milioni di euro in aggiunta rispetto al piano periferie, 10 milioni per i parchi di Monte Urpinu, Monte Claro e Terramaini. Per citarne solo alcuni».
Quali sono i progetti già finanziati?
«Ci sono i 15 milioni per la Global service di 10 milioni per il piano dei parcheggi».
Qual è lo stato del bilancio?
«Siamo un Comune virtuoso con una disponibilità di cassa tra i 220 e 230 milioni».
A quanto ammonta il valore del patrimonio immobiliare?
«È ancora indefinito ma parliamo di svariate centinaia di milioni».
Lei di cosa si disferebbe?
«Non sono per la vendita ma per la conservazione. Credo occorra una ricognizione puntuale e precisa e vorrei che i beni inutilizzati fossero affidati ad associazioni culturali, sportive e di volontariato».
L'ultimo documento finanziario prevedeva la tassa di soggiorno poi rinnegata da Zedda. Cosa ne pensa?
«Sono favorevole e la proporrò in commissione. Siamo una città sempre più turistica e potrebbe essere linfa vitale purché sia commisurata ed equilibrata».
Cosa prevede l'agenda della commissione?
«A breve ci occuperemo del bilancio consolidato che comprende anche tutte le partecipate e a ottobre ascolteremo le linee programmatiche del sindaco che saranno utili anche per ridistribuire gli avanzi di bilancio».
Emergenza rifiuti: ci sono i soldi per modificare l'appalto?
«A mio modo di vedere sì: come sempre sono previste le varianti al contratto in base al cosiddetto ribasso con risorse fino a un ventesimo del totale. Si tratta di un appalto di oltre 220 milioni di euro e quindi si potrebbero liberare un incremento di 12 milioni».
Quanto influisce la Tari sul bilancio?
«È una delle voci principali e il nuovo censimento fatto in seguito all'avvio del porta a porta ha consentito di avere una banca dati aggiornata».
Milioni di euro recuperati sulla carta, quanti sono stati riscossi davvero?
«Nonostante l'ufficio tributi sia stato implementato non è a regime e, dunque, qualcosa si perde. La riscossione è una questione delicata ma resta legata all'aspetto finanziario, io ritengo che tutti debbano avere la possibilità di conferire e non è accettabile che ci siano cittadini che non ricevono i mastelli».
Quanto incidono i debiti fuori bilancio per le cause perse?
«Incidono molto e purtroppo sono stati un neo dell'amministrazione precedente».
Cosa propone?
«Anche su questo occorre una ricognizione puntuale e aggiornata richiederò l'audizione dei servizi competenti per verificare in quale ambito si possa arrivare a una transazione».
Si risparmierebbe qualcosa?
«Il modus operandi finora è stato quello di resistere, credo sia un errore, dov'è possibile e se ci sono i presupposti la transazione ci farebbe risparmiare parecchio».
M. C.