Comune«Un Pronto intervento sociale»
Chi e quanti sono i disperati che gravitano nel perimetro comunale? Che disagi sopportano? Anna Puddu, consigliera comunale dei Progressisti, chiede, con una mozione che presenterà martedì in aula, di affrontare le emergenze cittadine con il servizio di Pronto intervento sociale dedicato a chi non ha una casa.
«È necessario ripristinare il servizio di Pronto intervento sociale garantendo servizi e prestazioni professionali 24 ore su 24, in modo da offrire una risposta concreta a situazioni impreviste e imprevedibili, per necessità d'interventi richiesti fuori degli orari d'accesso al consueto servizio d'assistenza sociale», scrive la Puddu che chiede anche di «Promuovere il coordinamento comunale fra tutti i soggetti pubblici, privati e del volontariato, impegnati a vario titolo nell'assistenza , mettendo in rete le fonti di intervento e le risorse sociali del territorio (mense, centri diurni, alloggi di emergenza) evitando una grossa dispersione di interventi ripetitivi e un cattivo impiego delle risorse in favore di una rete assistenziale integrata ed efficace. Creare protocolli operativi con i servizi pubblici, privati e del terzo settore che entrano in contatto con situazioni di vulnerabilità che consentano la tempestiva accessibilità alle risorse territoriali». La consigliera invita a «Predisporre anche attraverso la collaborazione delle organizzazioni del terzo settore operanti in città, nuovi spazi allestiti, accessibili senza formalità e preavviso e anche per periodi brevi, ad integrazione di quelli già offerti dall'amministrazione e dal mondo dell'associazionismo, per offrire un riparo alle persone in condizione di vulnerabilità sociale e forte rischio personale».