CONSIGLIO.
Topi e blatte in via dei Falconi: l'impegno dell'assessore Guarracino Esproprio a metà, paga il Comune Accolto dal Tar il ricorso per il terreno della scuola di via Zucca
Un esproprio lasciato a metà potrebbe costare caro alle casse del Comune. La causa è quella per il terreno di via Zucca a Pirri, annesso al patrimonio pubblico nel 1989 per costruire una scuola diventata poi rifugio di quattro famiglie senza tetto. Tra gli inquilini ci sono persone anziane e disabili le cui sorti sono legate anche alle decisioni che il Comune prenderà nei prossimi giorni. L'assessore al Patrimonio Paolo Spano già oggi potrebbe doversi occupare della vicenda e di un danno che ieri i giudici del Tar non hanno potuto quantificare.
La sentenza
Nel ricorso che porta la firma della famiglia Ambu si accusa l'amministrazione di essersi appropriata in maniera indebita del terreno in via Zucca. Su quel lotto venne costruita una scuola poi dismessa e ora occupata dagli abusivi. Secondo i giudici a invalidare la procedura di acquisizione dell'area sarebbe stato il mancato completamento dell'esproprio che - in base alla legge - doveva essere concluso entro cinque anni dall'avvio dell'occupazione “per pubblica utilità”. Ora al Comune non resta che scegliere tra tre opzioni: demolire; ripristinare lo stato dei luoghi e risarcire; trovare un compromesso con gli ex proprietari o presentare ricorso al Consiglio di Stato puntando ancora una volta sulle ragioni di “pubblica utilità”. Il punto è: qual è la pubblica utilità di un edificio a lungo abbandonato e ora occupato da inquilini abusivi? In attesa di conoscere le intenzioni dell'assessore Spano e del sindaco Paolo Truzzu sulla linea da seguire, a occuparsi della faccenda è la presidente della Municipalità di Pirri Maria Laura Manca. «Si tratta di una vicenda che seguiamo da vicino da tempo. La settimana scorsa la presidente della commissione Politiche sociali, Enrica Fois, ha incontrato gli inquilini per i quali sarà necessario trovare al più presto una soluzione».
Il dibattito in Aula
La notizia di via Zucca ieri è corsa anche tra i banchi del Consiglio comunale riunito dalle 18 a Palazzo Bacaredda. I più attenti in Aula erano quattro vecchietti che alle 17,30 avevano già occupato la prima fila davanti agli scranni dei consiglieri. All'ordine del giorno c'era la loro mozione. Meglio, quella che Rita Polo aveva presentato per conto loro i quali da tempo sopportano i ratti e le blatte che dal campo abbandonato in via dei Falconi - ai confini di via Milano e via Pessina - si arrampicano fino alle finestre. «Io a un topo ho spaccato la testa»; confessa a mezza voce la signora minuta mentre l'assessore Alessandro Guarracino assicura un intervento del Comune. Poco prima gli amministratori si erano dedicati alla questione del Porto canale concludendo che la prossima settimana la seduta sarà interamente dedicata alla vicenda che coinvolge 207 lavoratori e allo sviluppo dell'intera area.
Mariella Careddu