Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Villa abusiva con giardino e vista sul Golfo Giardini del Charanga occupati da anni: le procedure di

Fonte: L'Unione Sarda
3 settembre 2019

TERRAPIENO.

Oltre i cancelli chiusi coi lucchetti si scorgono panni stesi, mastelli dei rifiuti e due auto parcheggiate

Villa abusiva con giardino e vista sul Golfo Giardini del Charanga occupati da anni: le procedure di sgombero non sono state mai avviate 

 

Attraverso la recinzione si scorgono i panni stesi davanti alla casa, un cane che gironzola tranquillo attorno alla sua cuccia e i mastelli della differenziata con accanto una transenna del Comune. Nell'ampio spiazzo rettangolare circondato dal verde ci sono due auto, una Fiat Punto e una Alfa 155 Twin Spark di qualche anno fa. I cancelli sono sbarrati coi lucchetti. E in quello principale c'è pure il cartello del passo carraio. Che ci abiti qualcuno è evidente, anche se suonare insistentemente al campanello, che forse neanche funziona, è inutile: nessuno risponde.
La storia
Terrapieno, civico 36 di viale Regina Elena, una delle zone più esclusive della città. Qui, con le mura di Castello da una parte e la splendida vista sul Golfo degli Angeli dall'altra, c'è un'area verde nota come gli ex Giardini del Charanga, inseriti nel vasto complesso architettonico progettato negli anni '30 da Ubaldo Badas. Da anni, nessuno sa esattamente quanti, all'interno abita una famiglia che ha occupato abusivamente l'area, compreso l'edificio annesso. Negli anni '90 il parco era stato dato in gestione a un'associazione culturale che dopo averlo sistemato aprì un locale con musica dal vivo - i Giardini del Charanga appunto - che ebbe un discreto successo. Nel 2006 però, sotto la giunta Floris, la concessione fu revocata e lo spazio chiuso. Uno spreco avrà pensato chi, qualche tempo dopo, ha occupato il complesso trasformandolo nella propria residenza con giardino in cui ancora oggi vive nonostante già un anno e mezzo fa il Comune avesse deciso di sgomberare l'area e trasformarla in un cineteatro.
Il Comune
Una grana irrisolta che la nuova giunta guidata da Paolo Truzzu ha ereditato dalla precedente amministrazione, come spiega l'assessora alle Politiche sociali Viviana Lantini. «Già un anno e mezzo fa si era deciso di procedere nel senso di liberare il bene pubblico e restituirlo alla fruizione dei cittadini». Poi però non si è mai passati dalle parole ai fatti: «Non risulta che sia mai stata adottata l'ordinanza di sgombero, senza la quale gli uffici non possono fare nulla», conferma Lantini. L'assessora alla Cultura e al Verde pubblico Paola Piredda, cui toccherà gestire l'area se e quando sarà liberata, aggiunge ulteriori particolari. «Il 18 marzo dello scorso anno c'è stata una conferenza di servizi che verteva proprio sullo sgombero degli ex Giardini del Charanga dagli occupanti abusivi in funzione della predisposizione di un cineteatro all'aperto. In quella sede si decise di attivare i servizi sociali e la polizia municipale perché convocassero gli occupanti abusivi tentando di convincerli a liberare il bene senza far intervenire la forza pubblica». Tutto si sarebbe però fermato lì, alle intenzioni.
Il futuro
Ma ora le due assessore assicurano: «Riprenderemo al più presto in mano la situazione, c'è da gestire la procedura di sgombero e capire dove spostare le persone che hanno abusivamente occupato l'area. La nostra opinione è che la soluzione prospettata a suo tempo, cioè la realizzazione di un cineteatro, sia positiva». Sui tempi però, come sempre, nessuno ha voglia di sbilanciarsi.
Massimo Ledda