Antonella Scarfò, universitaria di 21 anni, è presidente della commissione Politiche sociali
«Centri di aggregazione all'aperto per gli anziani»
«L'esperienza si fa con l'esperienza. Sul campo sarò pronta a combattere per i miei ideali: sono giovane ma carica». Antonella Scarfò, 21 anni, (Psd'Az) studentessa universitaria della facoltà di Giurisprudenza e presidente della commissione Politiche sociali è la consigliera comunale più giovane che si ricordi a Palazzo Bacaredda. «Ho soffiato il record a Stefano Schirru».
Conosce la macchina amministrativa?
«Diciamo che sto studiando per riuscire a essere dentro il meccanismo, ho letto lo statuto e i regolamenti. Mi sto documentando».
A chi chiederà consiglio?
«Sicuramente ai miei assessori di riferimento, Viviana Lantini si è mostrata da subito molto disponibile. Per me ogni consiglio è buono».
Quando verrà in commissione?
«Ho intenzione di convocarla insieme al dirigente per la prima riunione utile che dovrebbe essere il 3 settembre».
Nessun passaggio di consegne con Rita Polo, ex presidente della commissione?
«Abbiamo discusso, mi ha illustrato i punti che ha portato avanti lei: le buone idee possono essere prese in considerazione ma si può fare sempre meglio».
Una cosa buona realizzata da chi l'ha preceduta.
«Non saprei».
Quali sono le sue competenze?
«Oltre ad avere portato avanti il gruppo dei giovani sardisti, studio Giurisprudenza perché sto cercando di costruirmi un bagaglio culturale alle spalle. Inoltre lavoro come hostess nei pullman turistici a Cagliari».
Parla inglese?
«Sì, ma preferisco la mia lingua natale e anche il sardo. Chiudo tutti i post con “fortza paris”».
Il settore dei servizi sociali soffre di una cronica carenza d'organico.
«C'è un bel lavoro da svolgere: valuteremo e cercheremo di risolvere le problematiche con l'assessore».
A gennaio la dirigente auspicava l'interazione del servizio nell'ambito della città metropolitana.
«Si, è molto importante lavorare in sinergia con la Regione e con tutti i comuni. Possiamo creare dei tavoli di discussione e dibattito».
Dibattito su cosa?
«Per risolvere i problemi sociali e migliorare la vita dei cittadini».
L'assessora Lantini ha posto tra le priorità l'assistenza ai disabili.
«Ha ragione: gli ultimi non saranno ultimi. I disabili, anzi i diversamente abili, saranno anche una mia priorità».
Cosa proporrà?
«Sarà necessario creare delle misure per abbattere le barriere architettoniche e ridurle dove non è possibile rimuoverle. Inizieremo ascoltando i cittadini e raccogliendo le segnalazioni degli utenti».
In città non c'è neppure una casa famiglia.
«È uno dei temi sui quali stiamo già lavorando ma dovremo poi discuterne a tavolino: sarà essenziale individuare il posto giusto».
Vigilerete sulla ristrutturazione della Casa della solidarietà in viale Sant'Ignazio?
«Sì, anche su questo mi sto già informando. Faremo il possibile in modo da risolvere il problema tempestivamente. Ma non facciamo miracoli».
Emergenza case popolari.
«Durante la campagna elettorale sono andata di persona in via Businco e a Santa Teresa dove ci sono situazioni disastrose e precarie: bisogna trovare soluzioni e per questo lavorerò con la mia compagna di bandiera Gabriella Deidda».
A Pirri gli anziani lamentano la mancanza di un centro di aggregazione.
«È un tema che mi sta molto a cuore. Cercherò di capire se si può trovare una sinergia con la presidente della Municipalità. Comunque a Pirri come nel resto della città vorrei creare nuovi centri per anziani: punterò sui parchi».
Per i centri degli anziani?
«Sì, ho avuto modo di visitare realtà all'estero dove ho visto anziani e giovani insieme: centri di aggregazione nei parchi in modo tale da stare all'aria aperta e sfruttare anche il nostro bel clima».
Ma d'inverno all'aperto fa freddo.
«È vero. Magari nelle belle giornate possono stare al parco e in quelle brutte si potrebbero individuare delle aule nelle scuole».
Coinvolgerà la consulta della terza età?
«Assolutamente sì, sono stata eletta per portare la voce dei cittadini. La mia porta sarà sempre aperta soprattutto per i meno giovani o, meglio, i nati prima».
I nati prima?
«Si, mi sembra educato: di sicuro sono nati prima di me».
Mariella Careddu