IL PARCO. La Regione ha stanziato 14 milioni e mezzo di euro per la riqualificazione del sistema idraulico
Molentargius rinasce con la talassoterapia Un piano milionario al quale sarebbe interessata la dirigenza del Forte Village di Pula
Tutela dell'ambiente e produttività correranno parallele, d'ora in poi, all'interno del Parco regionale del Molentargius. L'idea di far ripartire le saline e la produzione dell' oro bianco non è più un pensiero accattivante e nostalgico per ricordare i fasti di un passato neppure tanto lontano, ma un progetto che si appresta a diventare realtà. Ricco di sfumature, contenuti e pianificazioni.
Il programma
In testa, la nascita di un prestigioso centro benessere wellness e di talassoterapia da affidare a un privato che potrebbe garantire numerosi posti di lavoro durante l'intero arco dell'anno sfruttando le diverse qualità delle acque che scorrono nei canali del parco. «O meglio, che scorreranno dopo gli interventi di riqualificazione dell'intero sistema idraulico», spiega il direttore Carlo Maria Papoff. «A Molentargius abbiamo la materia prima che diventerà ancor più di qualità dopo i lavori. Mi riferisco, per esempio, all'acqua madre altamente concentrata che si ottiene durante il processo di produzione del sale, ma anche altre con poco cloruro».
La dirigenza
Dice il presidente del Parco, Paolo Passino: «Dalla Regione abbiamo avuto un finanziamento importante: quattordici milioni e mezzo di euro, parte dei quali garantiti dall'Ue. Ebbene, serviranno per la sistemazione idraulica indispensabile per la movimentazione delle acque all'interno di Molentargius ed evidentemente anche per il progetto della talassoterapia». Fondi che consentiranno, inoltre, di coprire le ingenti spese degli espropri per assicurare al parco altri 35 ettari oggi rimasti “ai margini” e non coinvolti nel piano di tutela. Il progetto ha superato la fase esecutiva e si appresta a finire sul tavolo della conferenza dei servizi per l'ultima, definitiva autorizzazione. Il via alle opere è previsto per la fine di quest'anno o al massimo ai primi mesi del 2020, la conclusione dopo tre anni.
Il salto
Molentargius, insomma, a vent'anni dall'istituzione del parco regionale, sembra imboccare una nuova strada. «Sia chiaro, la linea guida è e resta la tutela ambientale e delle specie animali e vegetali. Ogni progetto, ogni programmazione deve tenere conto di questi criteri, compreso il centro benessere che, anzi, ha proprio col concetto di salvaguardia ambientale un legame strettissimo e armonico», spiega Papoff. Sarà il privato che si aggiudicherà la concessione trentennale dell'edificio che un tempo ospitava lo scalo d'alaggio ad assicurare il completo restauro del caseggiato a due passi dalla darsena e dal palazzo Sali Scelti per adeguarlo alla nuova veste. «Parliamo di un piano da molti milioni di euro, qualche imprenditore si è già fatto avanti», ricordano Papoff e Passino. Nessuna ufficialità sui nomi, ma solo indiscrezioni che da Molentargius portano fino al Forte Village di Pula.
«Con la riapertura delle saline - spiega Claudio Papoff - si riuscirà a garantire una produzione di trentamila quintali annui. Quantità lontane, certo, dai 150mila del passato. Sarà comunque il mercato a dettare legge anche sulle quantità».
Andrea Piras