Parità di genere nei Comuni sardi. “Rispettato il principio di equilibrio”
“Esprimo grande soddisfazione nel constatare il pieno rispetto del principio dell’equilibrio di genere nella formazione delle Giunte della maggior parte dei Comuni coinvolti nell’ultima tornata elettorale in Sardegna”. Lo dichiara la consigliera di Parità della Regione, Maria Tiziana Putzolu. Dei dodici Comuni con oltre tremila abitanti che, dopo le elezioni amministrative di maggio e giugno avevano l’obbligo di formare Giunte nel rispetto della norma sul riequilibrio di genere, risulta infatti che tutti l’abbiano rispettata. Con l’eccezione, per motivi diversi, di Sorso, San Gavino Monreale e Bosa.
“La norma dalla legge 56 del 2014, conosciuta come legge Del Rio, è chiarissima – afferma Putzolu – nelle giunte dei Comuni con popolazione superiore a 3.000 abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40 per cento, con arrotondamento aritmetico”. Le due città maggiori, Cagliari e Sassari, presentano lo stesso equilibrio: 4 donne e 5 uomini nella Giunta comunale (il 40%), a fronte di una presenza femminile in Consiglio del 31,4% e 22,9% rispettivamente. “La partecipazione femminile alla politica risulta mediamente essere più bassa “a monte”, dalle candidature alle scelte da parte degli elettori, più che nell’esito delle scelte politiche nella formazione dell’organo esecutivo” sostiene ancora la consigliera, che si è avvalsa nella lettura dei dati della collaborazione di uno studio commissionato al dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università di Cagliari.
Sinnai, Tortolì e Villagrande Strisaili, Alghero e Serrenti hanno formato delle Giunte rispettose della legge Del Rio e il numero di donne elette nei Consigli comunali, in questi casi, mostra una forbice fra il 23 e il 46 per cento. Sorso e Villasimius presentano invece le criticità maggiori. A Sorso la Giunta non rispetta l’equilibrio di genere essendo composta per il 33% da donne. Villasimius un caso emblematico, con una sola donna in Consiglio comunale, un rapporto di uno a unidci, mentre la Giunta risulta essere formata da 2 donne e 3 uomini.
“È importante che la pubblica amministrazione rispetti la normativa perché una Giunta comunale formata da uomini e donne in maniera bilanciata rispecchia la composizione della società. L’auspicio è quello di una maggiore partecipazione femminile a tutte le fasi della politica, dalle candidature ai Consigli comunali. Il principio di non discriminazione sul lavoro per le donne si alimenta del riconoscimento anche simbolico del valore delle donne nella gestione del potere, in una misura che ne agevoli la partecipazione alla vita civile”.