Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Oggi la festa di Sant’Agostino tra le polemiche

Fonte: La Nuova Sardegna
26 agosto 2009

MERCOLEDÌ, 26 AGOSTO 2009

Pagina 1 - Cagliari

Il rettore della chiesa cinquecentesca: «Stavo per non fare niente, l’accesso di largo Carlo Felice è ancora chiuso»




CAGLIARI. Le levantate di questi giorni annunciano ufficialmente che la festa di Sant’Agostino è alle porte. Questo pomeriggio alle 18,30 appuntamento nel cortile del palazzo civico per la traslazione, nella chiesa di via Baylle, del simulacro del santo dormiente. Alle 19 solenne celebrazione eucaristica. Domani commemorazione di santa Monica, madre del “dottore della Chiesa”. Venerdì festa patronale con messe alle 7,30, 9,30, 10,30. Dopo la liturgia delle 19 il simulacro, scortato dai vigili del fuoco e accompagnato dai fedeli con la banda musicale “Città di Cagliari”, sarà riportato al piano nobile del palazzo municipale, di fronte all’ufficio del sindaco.
Don Vincenzo Fois, da oltre trent’anni rettore della chiesa unica architettura isolana del Cinquecento interamente classicista, è mancato poco che si ritirasse sull’Aventino: «Stavo per non fare la festa. Il Comune non mi ha dato neppure un euro di contributo. Per di più è ancora chiuso l’accesso di Largo Carlo Felice: i turisti vedono l’insegna, sbirciano attraverso i cristalli e tirano innanzi». Un impegno nazionale di rilevante peso mediatico ha convinto il rettore a rinviare lo “sciopero liturgico”: dopodomani la messa dellee 7,30 del mattino sarà trasmessa in diretta da “Radio Maria”, quindi a qualche milione di radioascoltatori arriverà la lezione di sant’Agostino.
«Quel che mi sconcerta - aggiunge don Vincenzo - è l’insensibilità verso questo campione del cristianesimo, nella sua vicenda sarda conosciuto più fuori che dentro i confini dell’isola. Nel maggio scorso il cardinale Paul Poupard, ex presidente del Pontificio Consiglio per la cultura, saputo che esiste un ipogeo (nel Largo) che per un paio di secoli ha custodito le spoglie di Agostino, ha voluto vederlo e vi ha benedetto la lampada che da allora arde costantemente. Qualche arcivescovo della città, invece, nel XX secolo non vi ha mai messo piede». La protesta del rettore della chiesa di via Baylle è ancora più forte dopo la più alta sponsorizzazione possibile per un sacerdote di santa romana Chiesa: quella della Papa. «Un anno fa - aggiunge don Vincenzo - Benedetto XVI nel suo pellegrinaggio a Bonaria sintetizzò alla grande un’epoca, una cultura, un messaggio sulla cagliaritanità di Agostino. Una storia - disse - che pochi vogliono raccogliere e ricordare adeguatamente».
Mario Girau