L'ALLARME.
Da viale Monastir a Tuvumannu, da Sant'Elia a Monreale sono tanti i terreni abbandonati e ad alto rischio
Incendi, rioni assediati da erbacce e rifiuti Grandi distese di stoppie nascondono discariche abusive e fanno da miccia alle fiamme
Distese di stoppie e cumuli di rifiuti. I quartieri periferici della città sono realmente assediati dal degrado, con intere aree trasformate in pericolosissime micce per le fiamme in mezzo alle quali si celano fetide discariche a cielo aperto.
Erbacce ovunque
A quasi due mesi dall'ordinanza comunale che imponeva a privati ed enti pubblici di ripulire entro il primo giugno i terreni dell'area urbana, la città appare ancora assediata da vere e proprie mini foreste di erbacce incolte. Una situazione che in questi giorni, per via del maestrale e del caldo intenso, ha fatto scattare il massimo livello di allerta per gli incendi. Da via San Paolo a via Castelli, passando per Tuvixeddu, Tuvumannu, Sant'Elia, Calamosca, viale Monastir, Monreale e le zone a ridosso dell'Asse mediano, è impossibile tenere il conto degli appezzamenti ancora invasi da distese alte anche un paio di metri. Campi incolti che spesso sorgono a ridosso dei palazzi - come nella zona tra Pirri e Su Planu, in via Is Mirrionis e persino in viale Trieste, dove all'interno del complesso abbandonato dell'ex Caserma di proprietà della Regione è cresciuta una vera e propria giungla - che diventano un micidiale propellente per il fuoco, tanto che in molti casi sono stati già percorsi dalle fiamme.
Allarme discariche
Ma provvedere alla pulizia dei terreni non è importante soltanto per prevenire gli incendi, specie a ridosso delle case. Con l'erba alta infatti si vedono meno i rifiuti, tanto è vero che molto spesso i terreni incolti vengono usati come discariche abusive. Non è un caso che ovunque ci sia un campo di fieno - ad esempio in viale Monastir e via San Paolo - ci sono anche cumuli di spazzatura, che in questi mesi, complice l'emergenza innescata dal porta a porta integrale, si sono moltiplicati come mai negli ultimi anni.
Il Comune
Eppure la prevenzione, almeno nelle aree pubbliche, viene fatta secondo un calendario stabilito. Complessivamente il piano del Comune prevede 65 interventi di “sfienamento” da giugno a settembre per complessivi 280.142 metri quadrati. Le attività di pulizia sono iniziate a maggio con il taglio delle erbacce che crescono a bordo strada e nelle cunette, come stabilito dal contratto con De Vizia, Cooplat ed Econord che prevede tre bonifiche nell'arco di dodici mesi. Evidentemente però non basta. Mentre manca invece all'appello la Regione che ancora deve intervenire in molte delle aree di sua pertinenza.
I controlli
Diverso il discorso per i terreni privati, i proprietari dei quali rischiano sanzioni da 50 a 500 euro. Ad assicurare una vigilanza continua sul vasto territorio comunale sono la Polizia municipale e la Protezione civile, che lavorano in sinergia. I vigili urbani hanno persino una sezione dedicata, quella ambientale, che si occupa anche di contrastare il fenomeno dell'abbandono dei rifiuti. E al contrario di quello che si pensa i controlli ci sono eccome: ogni anno sono infatti oltre cento le sanzioni applicate in città per non aver ottemperato in tempo all'ordinanza di sfalcio delle erbacce.
Massimo Ledda