VIA ROMA. Dal Municipio Tolto lo striscione per Giulio Regeni
Come accaduto a Ferrara un mese e mezzo fa, anche da Palazzo Bacaredda scompare lo striscione giallo con su scritto “Verità per Giulio Regeni”, il giovane ricercatore italiano torturato e ucciso in Egitto tra il gennaio e il febbraio 2016. Sistemato sulla facciata del Municipio nel 2017 durante il governo del centrosinistra guidato da Massimo Zedda, è stato tolto per decisione del sindaco di centrodestra Paolo Truzzu. Iniziativa che suscitato non poche polemiche, tenuto conto del trattamento riservato alla giovane vittima nel Paese nordafricano e dell'atteggiamento di totale chiusura (di fastidio si potrebbe dire) da parte del governo egiziano davanti alle richieste di giustizia della famiglia del ragazzo e dello Stato italiano.
«Nella facciata del Comune non compare più il nostro striscione», il post di Amnesty international, «la richiesta di verità e giustizia non si ferma». Numerosi anche i commenti dei cittadini: «La nuova amministrazione ha rimosso lo striscione che chiedeva #veritàperGiulioRegeni. È vero, è solo un simbolo; ma il fatto che abbiano scelto di rimuoverlo ci dice molto di quanto possano tenere alla verità e giustizia. Purtroppo».
Il primo cittadino ha cercato di smorzare le polemiche e spiegato il perché della decisione: «Lo striscione stava cadendo, era pericolante. Fissarlo meglio? È stato tolto perché non si può usare il Municipio per esporre vessilli che non siano bandiere. Fermo restando che su quella vicenda si deve fare chiarezza. Sono pronto ad altre iniziative in suo favore, ma un palazzo istituzionale non può essere usato per appendere striscioni».
An. M.