POETTO. Progetto dopo l'accordo tra militari e Comune

L'Esercito apre lo stabilimento balneare a venti ragazzini dei centri di quartiere

Lo stabilimento balneare dell'Esercito al Poetto invaso dall'entusiasmo e dalla chiassosa vivacità dei ragazzi seguiti dai centri di quartiere, che potranno usare le strutture e i servizi, godersi il mare e giocare a più non posso sulla spiaggia. Ha preso il via nei giorni scorsi con una piccola festa il progetto Estate ragazzi 2019, frutto della sinergia tra istituzioni cittadine e sviluppato nell'ambito del protocollo d'intesa siglato dal Comando militare Esercito Sardegna e l'assessorato alle Politiche Sociali del Comune.
Le attività
«L'attività - è spiegato in una comunicato stampa - prevede l'utilizzo delle aree dello stabilimento balneare militare dell'Esercito “Poetto”, messe a disposizione di minori frequentatori dei centri di quartiere cittadini, per lo svolgimento di attività che vanno da quelle ludiche alla balneazione». Così per le prossime due settimane, un gruppo formato da una ventina di ragazzi e ragazzini, accompagnati da uno staff di educatori dell'assessorato comunale alle Politiche Sociali, abitative e per la salute, potrà usufruire, per tre giornate alla settimana, delle bellissime strutture dello stabilimento militare in riva al mare per svolgere delle attività educative e ricreative. Un modo per consentire anche ai tanti bambini che per varie ragioni non possono permetterselo, di godersi un po' di mare e di vacanza senza essere costretti a restare in città.
L'obiettivo del progetto
Un obiettivo importante come sottolineato anche dall'ufficio stampa del Comune, dal quale hanno voluto specificare come l'accordo con l'Esercito «è volto a sviluppare ed accrescere ogni possibile iniziativa a connotazione sociale» e «si inquadra nell'ambito dei consolidati rapporti tra l'amministrazione cittadina e militare, peraltro, riaffermati anche nel recente incontro tra il comandante del Comando Militare Esercito Sardegna, generale Francesco Olla con il sindaco Paolo Truzzu». Una rinnovata sinergia che nei prossimi mesi potrebbe dare vita a nuovi progetti e collaborazioni, sempre con la finalità di avvicinare istituzioni militari e cittadini.