TUVUMANNU. Paura per gli abitanti delle vie Castelli e Castelfidardo Rogo vicino alla facoltà di Ingegneria
Ore di paura, dopo la mezzanotte di ieri, per gli abitanti di via Castelli: un vasto incendio ha divorato le sterpaglie nel pendio davanti ai palazzi e il fuoco è arrivato a ridosso del muro della facoltà di Ingegneria. Il pronto intervento dei vigili del fuoco ha evitato conseguenze ben peggiori. L'episodio è avvenuto a un mese di distanza da un altro incendio avvenuto ai piedi del colle di Tuvumannu e rilancia il problema dei terreni incolti: vaste aree con sterpaglie e vegetazione che facilitano l'azione criminale di qualche piromane. Perché anche il rogo della notte tra lunedì e ieri potrebbe essere doloso.
Il pericolo
I segni del passaggio delle fiamme nei terreni nel triangolo tra via Castelli, via Is Maglias e via Castelfidardo, ieri erano ben visibili alla luce del giorno. Molti studenti universitari nel raggiungere la facoltà di Ingegneria si sono avvicinati alla parete ancora annerita dal fumo. L'incendio ha davvero sfiorato le strutture universitarie. Non sono mancati i momenti di apprensione anche nella parte più alta perché le fiamme si sono avvicinate al parcheggio di via Castelfidardo e ai palazzi. Le squadre dei vigili del fuoco, avvertiti dalle numerose telefonate al 115, hanno operato rapidamente per domare il rogo ed evitare situazioni di pericolo. Le fiamme, come hanno raccontato diversi abitanti di via Castelli, erano molto alte. Oltre alle sterpaglie, nell'incendio sono stati coinvolti anche i rifiuti abbandonati nella stradina che si infila nel colle di Tuvumannu, ancora ferito dal cantiere - abbandonato - per la realizzazione della strada con tunnel. Una incompiuta destinata a rimanere tale.
Il precedente
Lo scorso giugno la zona colpita da un altro incendio è stata quella delle casermette, ai piedi del colle dal lato di via Is Mirrionis. «Le fiamme erano altissime, sulla collina», aveva raccontato Elisabetta Piu, che da 76 anni vive nella casa del custode - suo padre - delle casermette. «Il fuoco si è avvicinato ad alcune abitazioni ma per fortuna i vigili del fuoco hanno evitato conseguenze ben più gravi». Anche in quell'occasione il fuoco ha trovato terreno fertile grazie alle sterpaglie e alla vegetazione incolta avvicinandosi pericolosamente agli edifici. L'incendio ha sfiorato quello che in passato è stato il palazzo del comandante delle casermette. Il fronte si è allargato notevolmente nel colle che dà su via Is Mirrionis e sugli impianti del Cus Cagliari, arrivando dal basso alla zona del cantiere - abbandonato da anni - per la costruzione della strada e del tunnel che sarebbe dovuto passare in mezzo al colle. Una zona abbandonata e trasformata da diversi incivili in una discarica. Anche in quell'occasione non è stato possibile scoprire le cause dell'incendio.
M. V.