L'ANALISI.
I nuovi obiettivi dell'Autorità portuale in uno studio sul mercato del settore
Crociere, la Sardegna punta all'itinerario unico e ai turisti “di lusso”
Oltre mezzo milione di crocieristi, circa 250 toccate nave all'anno e un appeal sempre più forte sul mercato internazionale.
Ma l'obiettivo dell'Autorità di sistema portuale del Mare di Sardegna è il salto di qualità: la trasformazione degli scali di Cagliari e Olbia in Homeport e l'introduzione del multiscalo in un unico itinerario.
Su questi punti l'Ente ha commissionato un'analisi del mercato dell'Isola - Crocieristica in Sardegna: due possibili fronti di lavoro - presentata ieri da Francesco di Cesare, presidente di “Risposte turismo”, in un convegno a Cagliari, con il presidente dell'Adsp Massimo Deiana e Francesco Morandi docente all'Università di Sassari.
Dunque, bisogna fare sinergia per superare criticità come il gap dell'insularità e un mercato interno con una domanda limitata. D'altro canto, ci sono i fattori premianti: l'offerta alberghiera, la logistica, l'accessibilità ferroviaria e stradale, i costi, i servizi e le infrastrutture portuali; la possibilità di accogliere segmenti luxury del traffico, l'affidabilità degli scali, le distanze limitate tra porto e città. L'opzione multiscalo si presenta competitiva, con tre scali consecutivi nello stesso itinerario (la Silversea ricomprende anche un ormeggio in rada ad Alghero oltre a quello nei porti di Cagliari e Olbia). Dato interessante quello di Oristano, dove la quasi totalità delle navi che scalano il porto rientrano nell'opzione “multiscalo”.