MOBILITÀ.
Ma nel pomeriggio si è bloccato il vecchio impianto di Terrapieno Castello ritrova gli ascensori Al Bastione due fermate, a Santa Chiara manca il montascale
È un momento storico per Castello: alle 8.30 del 9 luglio 2019 i tre ascensori hanno ripreso a funzionare, il quartiere è uscito da un isolamento che durava da anni (anche se, nel pomeriggio, c'è stato un problema in viale Regina Elena). Un isolamento - i tecnici della società che hanno installato gli impianti (e che, per alcuni giorni, resteranno in città a vigilare) sono pronti a giurarlo - che non si ripeterà. «Questi impianti», dicono con una certa enfasi, «sono eterni. Sono il massimo della tecnologia attualmente a disposizione: li ha realizzati un'importante fabbrica tedesca, la stessa che li fornisce alle aziende più famose che poi li assemblano e li adattano alle diverse esigenze».
I problemi
Solo che le cose non sono andate esattamente come sperato: nel pomeriggio, il vecchio ascensore, quello che porta dall'ex Unione ai campi di Terrapieno, si è fermato. «Dopo una giornata di lavoro», afferma, sudatissimo, Giuseppe Lampis, «arrivo da Villanova per andare in Castello. E ora mi devo fare un'altra passeggiata sotto il sole per raggiungere l'ascensore».
Le novità
I tre impianti sono tutti dotati di aria condizionata. Anche se chi li usa non deve aspettarsi di entrare in un frigorifero. I condizionatori montati sopra il tetto servono a evitare che, come accadeva in passato, all'interno della cabina si raggiungano i 50 gradi. Impossibile montarli più grandi, spiegano i tecnici: le dimensioni devono essere ridotte per consentire interventi dei manutentori sopra la cabina in caso di problemi. «Comunque», aggiungono, «sono gli stessi condizionatori montati nelle cabine elettriche per evitare che si surriscaldino».
Il Bastione
Gli impianti hanno una velocità di un metro al secondo, le cabine hanno pannelli trasparenti e struttura in acciaio. La novità più rilevante riguarda l'ascensore del bastione di Saint Remy: rispetto al passato, ora ha due fermate intermedie. La prima consente di salire anche passando per la passeggiata del Giardino sotto le mura mentre la seconda porta direttamente al Bastione. In passato, invece, la salita si concludeva al bastione di Santa Caterina: per raggiungere la terrazza occorreva scendere una scalinata.
Terrapieno
Problemi del vecchio ascensore che porta dall'ex Unione ai campi di Terrapieno a parte, l'impianto che termina la sua corsa in piazzetta Mercede Mundula è il più interessante dal punto di vista panoramico. Non a caso, frequentemente i turisti lo usano per fare foto e poi risalire. E già ieri parte dei quattromila croceristi arrivati a bordo della Msc Divina l'hanno preso d'assalto.
Santa Chiara
Anche se l'ascensore più usato, nonostante sia quello che sale di meno, è quello di Santa Chiara. «Finalmente», sospira Tonino Caria, titolare di un box al mercato di Santa Chiara, «ha ripreso a funzionare. Io lavoro prevalemente con i turisti. Ma, da quando l'ascensore è guasto, le guide turistiche hanno cominciato a far passare i croceristi per portarli in Castello da via Manno e non più da qui». Ma i problemi erano anche per i residenti. «La chiusura», interviene il macellaio Valerio Demiceli, «mi ha tagliato le gambe: chi abita in Castello non poteva certo salire tutte quelle scale portandosi dietro i bustoni della spesa». Problemi risolti? Quasi. Perché l'accesso all'ascensore è, di fatto, interdetto ai disabili: i montascale non sono ancora funzionati. E chissà quando lo saranno dal momento che necessitano di un operatore.
Marcello Cocco