«C'è ancora bisogno del Sardegna Pride perché le discriminazioni ci sono e rimangono. Ora più di prima è necessario manifestare perché esistono delle tentazioni anche istituzionali di rendere reversibili i diritti ottenuti. Bisogna affermare che ci siamo». Michela Murgia si prepara a fare da madrina alla manifestazione che domani attraverserà la città per difendere i diritti della comunità Lgbtqi: lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer e intersessuali.
L'obiettivo
Sul conto da settemila euro per la sicurezza addebitato dalla polizia municipale agli organizzatori e sospeso dal Tar, la scrittrice riflette: «È incredibile lo zelo che si applica al regolamento sul Pride a Cagliari, una situazione che non si verifica in nessun'altra parte d'Italia. A Milano i costi dei vigili sono stati sostenuti dal Comune. È come se ci fosse una parte dell'apparato che pensa al Pride come una sorta di festa privata invece è una parata politica». Chiarito lo spirito dell'iniziativa, ecco il programma. Il tema dell'ottava edizione del Pride è la “comunicazione”: «Perché dobbiamo far conoscere le condizioni di coloro che vivono ancora una situazione discriminante, uomini donne e bambini considerati di serie B», hanno detto ieri mattina durante la conferenza stampa di presentazione Carlo Cotza e Michele Pipia dell'Arc, la onlus che insieme a Mos, ufficio Nuovi diritti della Cgil, Famiglie Arcobaleno, Gaynet Olbia e Unica Lgbt organizzano l'evento.
La politica
L'incontro di ieri è servito anche per presentare la proposta di legge elaborata dall'associazione Farmacia politica e portata in Consiglio regionale da Eugenio Lai (LeU) e Roberto Deriu (Pd) che ne sono primi firmatari e hanno già raccolto l'adesione di tutti i colleghi del centrosinistra. «Ci auguriamo di avere l'approvazione all'unanimità dell'Assemblea perché le battaglie per i diritti sono di tutti e non solo di una parte politica», ha detto Lai nella sede dell'Arc in via Falzarego.
E la prima risposta della politica arriva dalla consigliera di Parità della Regione Maria Tiziana Putzolu che ha annunciato la sua partecipazione al Pride: «È importante dare un segnale di unità e partecipazione alle lotte per i diritti civili di tutte e tutti».
Il programma
Il corteo partirà alle 17 da piazzale Michelangelo e percorrerà via Todde, via Dante, via Paoli, via Sonnino, via XX Settembre, via Roma e si chiuderà nel largo Carlo Felice. Un'ordinanza del dirigente comunale dispone divieti di sosta e di transito nelle vie interessate dal corteo che si muoverà al suono dei grandi classici dagli anni Sessanta a oggi. Ospite d'eccezione della festa che al Lido dalle 23 chiuderà la giornata sarà la cantante Viola Valentino.
I numeri
Ispirati dalla protesta di New York del 1969, al grido di “Siamo ovunque, ovunque siamo” gli organizzatori sperano almeno di confermare il successo dello scorso anno quando trentamila persone si ritrovarono per difendere il diritto all'uguaglianza per tutti.
Mariella Careddu