Di Paolo Rapeanu
Ottava edizione del Sardegna Pride, decima per il Gay Pride. A Cagliari, sabato 6 luglio, il maxi corteo per la difesa dei diritti Lgbt si snoderà, dalle 17, da piazza Michelangelo sino a piazza Yenne, toccando le strade principali del capoluogo sardo. Madrina d’eccezione Michela Murgia, cinque carri pronti a sfilare con, attorno, migliaia di partecipanti a piedi. Carlo Cotza, portavoce dell’Arc, sta già contando le ore che lo separano da quello che sarà “un grosso evento, questo è un corteo politico e ci sarà da divertirsi con tanta musica degli ultimi cinquant’anni”. Un’edizione, quella 2019 del Pride, “macchiata” dalle polemiche su costi e raccolte fondi: “Ci sono stati dei problemi ma siamo riusciti a risolverli, quando c’è l’interesse comune verso qualcosa di grosso anche chi pensava che non fosse giusto o difficile organizzare un corteo è riuscito a convergere”, afferma Cotza. E l’appello è presto lanciato: “Venite tutti al Pride, siamo ovunque e ovunque siamo, persone diverse ma non solo, che vogliono essere se stesse”.
“Siamo aperti a tutti i tipi di famiglie e ai single, non c’è assolutamente nessun tipo di problema. Accogliamo tutti per questo momento di liberazione e di festa, ovviamente sempre nel pieno rispetto degli altri. Un diritto in più non toglie spazio alti altri, chi viene al corteo non toglie spazio a chi non viene perchè, magari, sta a casa o va al mare”.