Nonostante i ritardi pare che gli eletti possano dormire sonni tranquilli. La verifica dei verbali depositati dai presidenti di seggio alla chiusura delle urne da parte dell'ufficio centrale elettorale volge al termine e, salvo errori ciclopici, non dovrebbero esserci sorprese sulla composizione del Consiglio comunale. In realtà sembra che non si possa parlare di ritardo e che comunque non si tratti di un'anomalia.
Le rassicurazioni
«Siamo nei tempi necessari per verificare che tutti i dati siano in ordine, anche nel 2016 erano serviti diversi giorni», spiega Serenella Piras, responsabile del servizio del Comune. In effetti tre anni fa la proclamazione arrivò solo il 22 giugno, a 16 giorni dalle Amministrative, gli stessi ormai trascorsi dal 16 giugno scorso quando i cagliaritani hanno scelto di affidare il Comune a Paolo Truzzu. Stavolta però la quantità di dati da verificare è decisamente inferiore a causa della bassa affluenza e del minor numero di candidati. La commissione presieduta dal magistrato Stefano Nespoli, al completamento degli accertamenti, avrà a disposizione altri tre giorni per sbrigare le pratiche burocratiche e dieci per la proclamazione.
I numeri
Benché dall'ex Vetreria di Pirri - dove è in corso l'esame dei risultati - filtrino notizie di errori grossolani nella compilazione dei verbali, la matematica nella maggior parte dei casi è dalla parte degli eletti. Ipotizzando che una differenza di 50 voti tra l'ultimo della lista entrato in Consiglio e il primo dei non eletti sia un margine sufficiente per stare tranquilli, restano solo quattro situazioni a rischio.
I nomi
In base ai dati (non definitivi) pubblicati sul sito del Comune per la lista Sardegna 20Venti (un consigliere in Aula) solo 25 preferenze separano l'eletto Antonello Angioni da Alessandra Boldetti. Nella squadra dei Riformatori (quattro consiglieri) l'ultima degli eletti è stata Rita Dedola con 377, solo 44 voti in più rispetto a Marcello Piras che di voti ne ha avuto 333. Ancora più sottile lo scarto tra Roberta Perra, seconda tra i vincitori della Lega con 186 voti, e il terzo classificato Andrea Piras, 143: la differenza è di 43 punti. Tra i banchi dell'opposizione l'unica a restare sotto la soglia dei 50 voti è stata Camilla Soru, candidata ed eletta nella lista del Partito democratico con 693 preferenze: Soru ha superato di 49 punti la prima dei non eletti Cinzia Gargiulo che si è fermata a 644.
Quota donne
Un caso a parte quello della lista Donne, dove l'eletto Paolo Frau - tenendo fede all'impegno preso in campagna elettorale - lascerà spazio alla prima candidata non eletta. Il testimone passerà dunque a Francesca Mulas che ha totalizzato 196 preferenze ma non si tratta di un errore: la scelta è dettata dalla volontà di promuovere la presenza femminile nell'aula di Palazzo Bacaredda.
Mariella Careddu