Le polemiche Il secco no di chi vive nel villaggio 

Gli ideatori del progetto sostengono che il rigassificatore di Giorgino libererà i sardi dalla schiavitù del gpl e abbatterà di 430 milioni di euro all'anno la loro bolletta energetica. Non solo: l'arrivo del metano contribuirà alla riduzione di emissioni prodotte dalla combustione di prodotti petroliferi con benefici anche per l'ambiente.
L'opera però è da tempo al centro di roventi polemiche, divampate anche durante la recente campagna elettorale per l'elezione del sindaco con uno dei candidati, l'ambientalista Angelo Cremone, che ha fatto del no al rigassificatore uno dei suoi cavalli di battaglia. Ma a opporsi sono soprattutto gli abitanti del villaggio pescatori, fortemente preoccupati per la vicinanza dell'impianto alle loro case. «Bloccherebbe le attività e i ristoranti - è la posizione espressa dal loro portavoce Carlo Floris -, frustrando la vocazione che ha ora Giorgino. Inoltre ci sono dei rischi concreti e anche per questo il rigassificatore andrebbe realizzato in un altro luogo».