Dicono che sia il più bel veliero del mondo. Lo è. E ancora una volta, vento in poppa, sta navigando verso la Sardegna, destinazione Cagliari, dove attraccherà questa mattina in porto per concedersi al suo affezionato pubblico, agli estimatori vecchi e nuovi, agli appassionati di mare e navigazione.
In porto
L'Amerigo Vespucci “getterà l'ancora” alle 8,30 al molo Ichnusa, e dalle 15,30 alle 20,30 ospiterà a bordo i visitatori. Lo farà di nuovo sabato dalle 14 alle 19. Ad accoglierli saranno il capitano di vascello Stefano Costantino e il suo equipaggio formato anche dagli allievi del ventiseiesimo corso di volontari in ferma prefissata della scuola sottufficiali di La Maddalena che continueranno il loro addestramento a bordo della nave fino alla fine del mese.
Ambasciatore del mare
Sarà per la sua bellezza, per quell'eleganza tipica dei velieri che sanno d'antico, guardano al passato pur potendo contare su apparecchiature ultramoderne, la nave-scuola della Marina militare italiana è diventata, col tempo, ambasciatrice del mare e, sul mare, dell'arte, dell'ingegneria navale e della cultura. Anche per questo, nel cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci, Vespucci ospiterà una straordinaria mostra dal titolo “Leonardo - la natura, l'acqua e il mare”.
Le vele
Fiocco, granfiocco e controfiocco. E poi gabbia, velaccio, contromezzana e belvedere. Sono solo alcuni dei nomi delle ventiquattro vele che gonfie di vento fanno “correre” sulle onde la regina dei mari. Un impianto di propulsione da duemila e seicentotrenta metri quadri capace di muovere questa magnifica nave da 4.100 tonnellate di stazza lorda, lunga, fuori tutto, 101 metri. L'Amerigo Vespucci è inoltre motorizzata con due diesel da 12 cilindri, due generatori elettrici, altrettanti motori elettrici. Duecentosessantaquattro i membri dell'equipaggio, dei quali 15 sono gli ufficiali, 30 i sottufficiali, 34 i sergenti e 185 i sottocapi e marinari comuni.
La polena
I cagliaritani avranno dunque modo, per due pomeriggi, tra oggi e domani, di scoprire i segreti di questo superbo veliero bianco-nero che ha sulla prora la scultura bronzea raffigurante il navigatore e cartografo fiorentino da cui ha preso il nome.
A. Pi.