Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Disorganizzazione e pochi servizi

Fonte: La Nuova Sardegna
20 agosto 2009

GIOVEDÌ, 20 AGOSTO 2009

Pagina 1 - Cagliari



Gli ambientalisti: l’accoglienza è ancora carente




CAGLIARI. Sovraccarico notturno al Poetto, spiaggia disastrata e servizi insufficienti, mezzi pubblici carenti, assenza di pista ciclabili, mancanza di verde, disorganizzazione e pochi servizi. Queste le maggiori criticità individuate dagli ambientalisti per agosto.
Secondo Vincenzo Tiana, presidente regionale di Legambiente, «bisognerebbe diminuire il peso delle iniziative notturne sul lungomare e cercare di distribuirle maggiormnte nel resto della città. E fare un discorso sui trasporti per il Poetto che sono sempre inadeguati». Di positivo, continua Tiana, c’è l’inizio della pedonalizzazione del centro storico. Un fatto importante che andrebbe traslato anche altrove». Poi bisognerebbe salvaguardare meglio e «collegare le zone naturalistiche cittadine: da Monte Claro a Monte Urpinu».
Tra gli elementi positivi c’è anche l’apertura dell’ostello a lato di via Manno, che ha contribuito a un maggiore afflusso turistico, complementare ai voli low cost. Lo stesso dicasi del numero bed and breakfast (oltre sessanta) aperti recentemente a Cagliari. Tutti segnali di un turismo possibile: interessato, oltre che al mare, anche alla città storica, monumentale e culturale. «Il problema, però - sottolinea Stefano Deliperi, responsabile del Gruppo di intervento giuridico - è che c’è poca organizzazione. Gli info point vanno bene, ma sono solo agli inizi. Manca invece un portale turistico di Cagliari dove indicare tutto quello che viene fatto ed è possibile fare in città». Per Deliperi anche se iniziano a vedersi i primi visitatori, «Cagliari città turistica resta ancora uno slogan. Troppi locali chiusi e in città spesso ci si sente smarriti. Per non parlare dei monumenti, tanti quelli chiusi. Basterebbe un po’ di organizzazione per rendere la città molto più vivibile».
In realtà «manca a Cagliari quello che più si vorrebbe, soprattutto d’estate: gli alberi - afferma Maria Paola Morittu, responsabile regionale di Italia Nostra per i beni monumentali - e nel centro storico se ne sente molto la mancanza. Poi non ci sono piste ciclabili e si preferisce promuovere sistemi folkloristici come il trenino colorato».
La mancanza di organizzazione è sottolineata anche da Luca Pinna, coordinatore regionale del Wwf: «In città abbiamo tanti gioielli naturalistici (da Sant’Elia a Calamosca) non valorizzati, se non su iniziativa di pochi volontari». Su Molentargius si sono «fatti passi avanti, ma mancano finanziamenti adeguati per migliorare l’offerta». Nel capoluogo dell’isola, inoltre, esiste un’area, la laguna di Santa Gilla, «del tutto abbandonata. Anche le opere fatte (capanni di avvistamento, sentieri attrezzati ecc.) nel progetto finanziato dalla comunità europea, sono andate perse per l’incuria dei Comuni interesati (Cagliari, Assemini ed Elmas)».
Cagliari, dicono gli ambientalisti, «ha tante potenzialità, ma occorre un coordinamento più attivo». (r.p.)