Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Mai più chiusi a Ferragosto»

Fonte: La Nuova Sardegna
20 agosto 2009

GIOVEDÌ, 20 AGOSTO 2009

Pagina 1 - Cagliari


La Camera di commercio annuncia alcuni rimedi



Deidda: «Faremo iniziative ma anche un accordo coi sindacati» Simeone: «Servono strutture e dialogo»

CAGLIARI. Serrande abbassate a Ferragosto? Secondo il direttore della Camera di commercio, Giancarlo Deidda, è stata l’ultima volta. «Non accadrà più», ha detto, «per il prossimo anno sono in programma una serie di eventi e iniziative che vivacizzeranno la città». Ma come giustificare il fatto che mentre c’era il massimo afflusso di turisti, la maggior parte dei commercianti e dei ristoratori cagliaritani hanno preferito andare in ferie?
«Su questo ha influito molto la circostanza che ferragosto cadeva di sabato», ha argomentato Deidda, «con molti dipendenti che hanno chiesto le ferie per il weekend e costretto alla chiusura i proprietari delle attività, che, data la cattiva congiuntura economica, non hanno potuto permettersi di assumere per l’occasione nuovo personale. In futuro occorrerà sedersi a un tavolo con i sindacati», ha spiegato.
«Camera di commercio e Comune ritengono che non bastino, per rendere contento il turista, i negozi aperti il giorno della festa, e che occorra qualcosa in più. Così, a partire dal prossimo anno, pensiamo di proporre per ferragosto spettacoli nelle strade e una degustazione di vini e prodotti tipici locali, molto richiesti dai visitatori, magari coinvolgendo anche gli operatori del Medio Campidano e del Montiferru», ha affermato ancora Deidda. E quest’anno? «Per la stagione in corso ci accontentiamo dei tanti arrivi, delle molte persone che sono tornate a visitare la città per la seconda volta e del successo delle serate con musica dal vivo al Poetto, pazienza per i negozi chiusi a ferragosto. Per il futuro saremo più competitivi, e punteremo maggiormente sul binomio inscindibile mare-città storica, coinvolgendo tutti i soggetti interessati e proponendo pacchetti convenienti. In questo modo Cagliari diventerà a tutti gli effetti una città turistica», ha concluso il presidente della Camera di commercio.
Meno ottimista Nicola Simeone, proprietario di una libreria in via Garibaldi e membro del Consorzio Cagliari centro storico. «Negozi chiusi a ferragosto? Io ero fra questi», ha detto Simeone. Che poi ha spiegato: «Affinché le attività commerciali restassero aperte per il giorno di festa ci sarebbe stato bisogno di incentivi e sovvenzioni comunali, che avrebbero consentito agli esercenti di sostituire i dipendenti in ferie mediante l’assunzione di personale straordinario». Ma le ragioni della chiusura a ferragosto di tante attività, sempre secondo Simeone, vanno oltre e concernono aspetti complessi. «A mio giudizio manca, su molte tematiche, un discorso strutturale», ha affermato. In primo luogo Simeone pensa al mancato completamento da parte del Comune della pedonalizzazione del centro storico. «Il discorso sulla pedonalizzazione integrale di via Manno e via Garibaldi è fermo. Se l’amministrazione l’avesse realizzata in tempo», sostiene Simeone, «a ferragosto ci sarebbero state meno serrande abbassate». C’è poi la questione delle licenze. «Ci sono troppi locali di ristorazione concentrati nella stessa zona, mentre sono pochi i tavolini all’aperto», ha sottolineato Simeone, il quale ha proseguito: «È impensabile fare di Cagliari una città turistica senza bagni pubblici». Annoso è infine il problema dei rapporti fra i consorzi dei commercianti e l’amministrazione. «Manca un coordinamento da parte del Comune e c’è scarsa comunicazione fra gli assessorati coinvolti nel tema turismo. Se con l’assessore alle Attività produttive Paolo Carta c’è una buona intesa, con quelli al Turismo, al Traffico e alla Cultura ci siamo visti certo poco e male», ha denunciato infine Simeone.
Paolo Camedda