CASTELLO.
Effettuati gli ultimi test di collaudo alla presenza del referente del Ministero
Ascensori, forse è la volta buona Per attivare gli impianti manca solo l'ok da Roma: «Questione di giorni»
Due settimane al massimo. Giusto per restare larghi. Poi i tre nuovi ascensori di Castello saranno finalmente aperti al pubblico. E l'antico rione, scrigno di alcuni dei monumenti più importanti della città, smetterà di essere una fortezza quasi irraggiungibile, per la felicità di residenti e turisti che oggi per arrivarci devono obbligatoriamente arrancare a piedi lungo le ripide salite d'accesso.
Il collaudo
I titoli di coda della telenovela che per due anni ha fatto discutere (e arrabbiare) i castellani e a ruota il resto dei cagliaritani, hanno iniziato a scorrere ieri mattina, quando finalmente c'è stato il tanto atteso collaudo da parte dell'Ufist, l'ufficio del Ministero dei trasporti al quale spetta l'ultimo via libera prima dell'attivazione degli impianti. A condurre le operazioni iniziate alle 9 in punto sull'ascensore di fronte all'ingresso della Passeggiata coperta, l'ingegnere Francesco Marongiu, referente regionale del Ministero, che ora dovrà preparare la relazione tecnica da inviare ai suoi superiori a Roma per la firma e il nulla osta definitivo.
I prossimi passaggi
Insomma, perché sugli schermi compaiano anche le parole “the end” bisognerà aspettare ancora qualche giorno. Ma ormai il dado è tratto. «Già entro questa settimana invierò la documentazione al Ministero, i tempi della risposta non li posso sapere con certezza ma sarà comunque questione di qualche giorno», sono state le parole di Marongiu. Una volta che la pratica riceverà il timbro finale dell'Ufist, tornerà a Cagliari facendo prima un passaggio in Regione da dove poi sarà spedita negli uffici del Comune ai quali spetterà l'onore di tagliare il nastro.
I test di evacuazione
Tra simulazioni di ogni tipo di guasto, prove di evacuazione e test di salvataggio, il collaudo è andato avanti per oltre un'ora e mezza. Presenti, oltre ai tecnici della ditta fornitrice degli impianti, la Marrocco Elevators, il progettista e responsabile di esercizio Alessandro Merici, il dirigente comunale del servizio Mobilità, infrastrutture viarie e reti Pierpaolo Piastra e la funzionaria della Regione Cristiana Farci. Tutto è filato liscio e c'è stato anche un simpatico fuori programma, con due ignari turisti inglesi che hanno avuto il privilegio di farsi dare un passaggio in salita sull'ascensore di Santa Chiara.
Impianti climatizzati
Gli impianti installati al Bastione, accanto alla vecchia sede dell'Unione Sarda e a Santa Chiara - cioè negli stessi punti dove c'erano quelli precedenti ormai obsoleti al punto da essersi trasformati negli anni in pericolose trappole - sono di ultimissima generazione e sono dotati di un impianto di climatizzazione interno tarato a 25 gradi per evitare l'effetto fornace. «Funzionano con modernissimi motori elettrici - hanno spiegato Merici e Piastra - e non a olio come i precedenti, che tendevano a surriscaldarsi e quindi ad andare spesso in tilt».
A prova di guasto
A garantire che non accadrà lo stesso anche coi nuovi ascensori è il responsabile di cantiere della Marrocco Elevators, Vittorio Piccirillo: «Sono dello stesso tipo di quelli che abbiamo montato nella spiaggia di Ancona - spiega -, dove fanno senza problemi mille corse al giorno e settantamila all'anno. Sono impianti molto affidabili, tra i migliori sul mercato». Nella prima fase, della manutenzione si occuperà direttamente l'impresa fornitrice, in attesa che il Comune bandisca la gara per l'affidamento del servizio.
Massimo Ledda