Energia, Solinas: «Subito il metano e stop al carbone tra dieci anni»
Il governatore smentisce Crippa, M5s: «Impensabile il phase out nel 2025»
di Silvia Sanna
Non è pensabile l’addio al carbone nel 2025, anzi è persino sbagliato annunciarlo «perché si mettono in allarme gli investitori che potrebbero decidere di rinunciare alle iniziative industriali previste in Sardegna. E questo per l’isola sarebbe un danno gravissimo». Il presidente della Regione Christian Solinas non fa giri di parole: in maniera netta fissa alcuni paletti sulla questione energetica, paletti inamovibili. Il primo è quello dei tempi: «Il phase out dal carbone non potrà avvenire prima di dieci anni», dunque tra il 2029-2030, perché anticipare l’addio al combustibile fossile comporterebbe l’automatico black out delle centrali elettriche di Fiume Santo e Portovesme e lo spegnimento delle poche industrie ancora attive nell’isola. Il secondo paletto è l’alternativa al carbone: «È il metano – dice il governatore – l’unica fonte energetica pensabile nella fase di transizione che un domani porterà alle emissioni zero grazie all’implementazione delle energie rinnovabili. Ma in questo momento il metano è irrinunciabile,
una priorità per la Sardegna, unica regione d’Italia che ancora non ce l’ha».
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