Rifiuti, Ghirra: ‘Colpa del commissario’. Truzzu: ‘Appalto assurdo e sbagliato’
Domenica 16 i cagliaritani dovranno scegliere il futuro sindaco e negli ultimi giorni di campagna elettorale a tenere banco è il problema dei rifiuti. Il porta a porta è partito ad aprile dell’anno scorso da tre zone – Poetto, Quartiere del Sole e La Palma – è appena stato esteso a tutta la città. Con l’avvicinarsi della scomparsa dei cassonetti nelle varie zone della città sono comparse discariche e rifiuti sparsi ma dopo una fase di assestamento la situazione tornava alla normalità. Ora che è partita l’ultima fase e sono scomparsi tutti i contenitori pubblici dalle strade il sistema è in crisi. In tanti lasciano rifiuti per strada e in diverse zone si trovano spazi invasi dai mastelli del porta a porta.
La candidata del centrosinistra, Francesca Ghirra, non nega che ci sia un problema ma secondo lei non sarebbe causato dal sistema dell’amministrazione uscente. “È sotto gli occhi di tutti che i rifiuti abbandonati per le strade di diversi quartieri della città stanno aumentando. È inammissibile che questo stia avvenendo anche nelle zone dove il porta a porta è operativo da oltre un anno e dove mai prima d’ora si erano verificati casi simili – dichiara -. Mi preoccupa che le micro-discariche che si creano per strada a opera di incivili e che sino a tre mesi fa venivano rimosse prontamente, adesso vengano lasciate nei marciapiedi per giorni interi. Allo stesso modo sembra totalmente assente il servizio di vigilanza che avevamo previsto proprio per evitare sul nascere il formarsi di discariche abusive. Credo che questo non sia giusto per la stragrande maggioranza dei cagliaritani, che pagano le tasse e conferiscono i rifiuti correttamente”.
Anche Paolo Frau, candidato consigliere ed ex assessore delle Giunte Zedda, interviene sull’argomento e ipotizza che ci possa essere una regia occulta dietro il crescente abbandono dei rifiuti. “Mi sono fatto un giro e ho notato un mare di stranezze – ha scritto su Facebook -. Ho la certezza che sia in corso un gioco molto sporco, che ha molto a che fare con la campagna elettorale comunale. Chi ne ha il dovere dovrebbe aprire gli occhi”.
Secondo Francesca Ghirra serve un intervento immediato da parte dell’inquilino provvisorio di palazzo Bacaredda. “È urgente che il commissario intervenga subito, con tutte le modalità previste dall’appalto e con interventi straordinari: occorre controllare e sanzionare la minoranza di cittadini privi di senso civico, molti dei quali non residenti in città, ma anche verificare che la ditta rispetti in ogni suo punto i termini dell’appalto e non succeda più che i rifiuti non siano raccolti negli orari indicati, come mi viene segnalato quotidianamente da tanti cittadini e commercianti”. La candidata sidnaca del centrosinistra si rivolge ai suoi concorrenti. “Sono sicura che nessuno dei candidati voglia tornare indietro rispetto a un sistema che in pochi mesi ha portato le percentuali di differenziata dal 29 al 64 per cento e che comporterà già dal prossimo anno una riduzione del 30 per cento della Tari, per una media di oltre 100 euro a famiglia.”
Per il candidato sindaco del centrodestra, Paolo Truzzu, è l’ex assessora all’Urbanistica che sta cambiando idea sul probelma dei rifiuti per le strade. “Francesca Ghirra solo una settimana fa diceva che il problema della raccolta porta a porta era ‘sovrastimato’. Ora, forse, sta iniziando a girare per la città e si è accorta in che condizioni hanno ridotto Cagliari, con un appalto assurdo e sbagliato, benché ci abbiano messo sette anni a pensarlo”. L’esponente di Fratelli d’Italia ha un’altra opinione sulle responsabilità per la gestione del porta a porta. “Inutile dare la colpa al commissario, che è lì da poco tempo. Inutile accusare i cagliaritani di essere degli incivili, come sta facendo la sinistra – replica Truzzu -. I cagliaritani sono sin troppo pazienti. Io li ringrazio perché in tanti stanno facendo la differenziata (cosa buona e giusta) e provano ad adeguarsi alle regole assurde imposte dalla vecchia amministrazione che ha tolto i cassonetti dalle strade per trasferirli nelle nostre case”.
Paolo Truzzu assicura di voler intervenire sul porta a porta avviato dalla Giunta Zedda. “Questo sistema di raccolta andrà cambiato, perché non può reggere, già non regge. Ma chi ha la responsabilità politica e amministrativa di aver sommerso Cagliari con i rifiuti, non può cercare scuse e deve prendersi le proprie responsabilità – conclude -. Sicuramente i cagliaritani, cittadini e commercianti, presenteranno loro il conto per aver ridotto così la città”.
Non usa mezzi termini il candidato della lista Verdes per Cagliari, Angelo Cremone: “Non diano colpe al commissario, la Giunta uscente si deve vergognare – attacca – Ghirra non è esente da colpe perché non hanno informato i cittadini, non hanno saputo prendere esempio da posti come Trento e Bolzano dove i cittadini pagano meno e hanno un ottimo servizio”. L’ambientalista escluso e poi riammesso alla corsa verso palazzo Bacaredda vuole vederci chiaro. “Se dovessi essere eletto consigliere comunale o sindaco vorrei capire perché questa raccolta qua costa il doppio rispetto agli altri centri – annuncia Cremone – abbiamo la tari tra le più alte d’Italia e proveremo a fare i conti per capire tutta la filiera di questa raccolta”.
Marcello Zasso