Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Via gli abusivi dalla zona del mercatino»

Fonte: L'Unione Sarda
4 giugno 2019


Scarpe, elettrodomestici fuori uso, abbigliamento, scarti di frutta e verdura e ogni genere di cianfrusaglia inutilizzabile. L'area di piazzale Trento, dopo la conclusione del mercatino domenicale, è sempre una discarica a cielo aperto. Dalle 13,30 alle 17 si compie il “rito” settimanale degli operatori ecologici della Cooplat, l'azienda che ha in appalto il servizio di spazzamento. Che però, da alcuni giorni, sono sul piede di guerra perché stanchi di raccogliere rifiuti indifferenziati che i gestori delle bancarelle abbandonano senza tanti scrupoli.
Via gli abusivi
Franco Rachel è il presidente del comitato Sant'Avendrace che gestisce il mercatino domenicale di piazzale Trento. Da anni combatte una battaglia - dalla quale esce regolarmente sconfitto - contro gli abusivi che si riversano nelle stradine vicine. Un danno enorme, causato da chi sfrutta l'effetto richiamo di chi paga regolarmente le tasse e l'utilizzo del suolo pubblico al comitato. «Noi ce la mettiamo tutta per rendere presentabile il mercatino, ma gli sforzi vengono vanificati dagli irregolari. Basta con questi abusi. Lavoriamo dalle 2 del mattino con due squadre composte da quattro persone per assicurare la pulizia. Per garantire la sicurezza abbiamo ingaggiato anche le guardie giurate. I problemi - afferma il vulcanico presidente del comitato - sono tutti all'esterno. Molti cercano di rivendere gli abiti usati che vengono donati dalla Caritas, quelli che avanzano vengono abbandonati. Non tutti sono disperati, c'è anche chi vende frutta, verdure, formaggi e altri beni che producono guadagni. Siamo qui da 24 anni - precisa Rachel - la situazione peggiora di settimana in settimana. Ora non si può più far finta di niente, è necessario un intervento urgente della polizia municipale per ristabilire l'ordine».
Pronti a lasciare
Tiziano Isola è un venditore di antiquariato con postazione di fronte al distributore di carburanti. «Qui ogni domenica alle 14 va in scena il caos, scoppiano litigi anche violenti tra gli operatori ecologici e i ragazzi africani che si mettono a frugare nei cumuli di rifiuti appena accatastati. C'è troppa confusione, prima c'erano solo gli hobbisti, ora regna l'anarchia e il disordine: ci vorrebbero le telecamere per scoprire chi si comporta in modo incivile. Partecipiamo al mercatino da 15 anni, ma stiamo pensando di andar via».
Moustapha Leye, senegalese, vende borse in pelle e oggetti per la casa. «Ci sono anche molti cagliaritani furbi che niente hanno a che fare con il mercatino e abbandonano i rifiuti domestici nel piazzale. Noi - afferma Leye - non produciamo scarti e se avanza qualche scatola la portiamo via».
Anche Guglielmo Alaia, di Quartu, con il suo carico di biancheria per la casa, è pronto all'ammaina bandiera. «Sto valutando di non venire più. C'è troppa delinquenza e pochi servizi».
Andrea Artizzu

 

«Domenica niente raccolta»


Sandro Ligia, il sindacalista della Fiadel che rappresenta gli operatori ecologici della Cooplat, l'azienda che ha in appalto il servizio di spazzamento, l'aveva promesso. «Anche avant'ieri nell'area del mercatino di piazzale Trento non è stata effettuata la raccolta differenziata dei rifiuti abbandonati dai venditori ambulanti e quindi, come annunciato, scatteranno le forme di protesta. Domani ci attiveremo per chiedere un incontro urgente con il prefetto, facendo scattare contemporaneamente la “procedura di raffreddamento”», afferma Ligia. «Se non arriveranno risposte concrete domenica prossima gli operatori non raccoglieranno l'immondezza. Non è più possibile andare avanti in questa situazione».