Rassegna Stampa

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Funicolare sotterranea a Cagliari: “Cinquanta milioni e in 5 anni si può realizzare”

Fonte: web Castedduonline.it
4 giugno 2019

 


Di Paolo Rapeanu 

 

 

C’è il Pum (Piano urbano della mobilità) del Comune di Cagliari, datato 2009, che è ancora pienamente valido. Tra le carte del documento che “disegna” le varie tipologie di spostamento in città c’è anche un tunnel sotterraneo che colleghi Stampace con San Benedetto. Piazza Yenne, o magari la clinica Aresu, la differenza del punto di partenza è di pochi metri ma la sostanza non cambia: il viaggio sottoterra rimane, e c’è tutto. Chi ha redatto e firmato il Pum – approvato poi dal Consiglio comunale – è l’ingegnere cagliaritano 50enne Francesco Sechi. Che, a precisa domanda sulla funicolare sotterranea, spiega subito che “l’idea principale è quella di un tunnel sotterraneo dedicato esclusivamente al trasporto pubblico, lungo al massimo un chilometro e mezzo e che ha un costo di realizzazione di cinquanta milioni di euro, comprensivi di tutti gli interventi da svolgere. Anzi”, afferma Sechi, “se si decidono di sfruttare alcuni tunnel già esistenti, la spesa può essere anche un po’ più contenuta”. E, se la funicolare sotterranea non è l’unica opzione pensata, “si è parlato, all’epoca, anche dell’utilizzo di pullman senza guidatore”, è il candidato a sindaco del centrodestra, Paolo Truzzu, che ha “sposato” la prima idea, cioè navette trainate da un cavo.
Sul punto, Sechi osserva che “una navetta può anche portare 1500 passeggeri all’ora e si può pensare a un carico massimo di cento persone. Nero su bianco, l’idea-progetto, c’è, il Pum è ancora valido “e ha ottenuto l’ok anche per quanto riguarda la convenienza del progetto stesso”. Ma ci sono poi altri step da seguire, ovviamente: “Lo studio di fattibilità, poi i tre livelli di progettazione, cioè quella preliminare, quella definitiva e quella esecutiva”. E una volta superati tutti questi “ostacoli”, quanto tempo servirebbe per poter tagliare il nastro della prima funicolare sotterranea di Cagliari? “Non più di un quinquennio”.