Rassegna Stampa

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Europee, l’Isola fuori da Strasburgo: nasce il fronte del collegio solo sardo

Fonte: web sardiniapost.it
29 maggio 2019


Europee, l’Isola fuori da Strasburgo: nasce il fronte del collegio solo sardo

Aspettare la scelta di Pietro Bartolo, neo eletto nella lista del Pd in due diversei collegi, per sapere se almeno un sardo potrà rappresentare l’Isola nel Parlamento europeo è un premio di consolazione amaro. Le urne non hanno sorriso ai candidati sardi, puniti da un astensionismo preoccupante e da un confronto impari con la Sicilia, ‘convivente’ elettorale per l’Europa ma con una popolazione nettamente superiore alla Sardegna. Questi i fatti che portano alla conseguenza di mettere in moto una macchina per l’istituzione di un collegio unico che circoscriva l’elezione degli eurodeputati a una questione soltanto regionale, ossia staccare la Sardegna dal collegio delle isole e rappresentare una porzione elettorale autonoma.

Emiliano Deiana, presidente dell’Anci Sardegna (Associazione nazionale dei Comuni italiani) ha lanciato l’appello a tutto il mondo politico sardo dai parlamentari ai capigruppo del Consiglio regionale per presentare “un disegno di legge unitario per un collegio unico per il Parlamento europeo, istituzione fondamentale per la nostra terra”. Un appello volutamente trasversale perché garantire almeno un seggio a Strasburgo: “Non è un’assurdità richiederlo e segnerebbe un cambio di passo sostanziale dei rappresentanti sardi in parlamento, di maggioranza e di minoranza. Analoga richiesta andrebbe fatta anche dal nuovo Consiglio Regionale che, dalle elezioni ad oggi, non ha dato segno di grandissima vitalità”.

 

A evitare che la richiesta sia bollata come la volontà di un eccessivo campanilismo, ci sono i numeri che l’Associazione dei Comuni riporta per fotografare la sproporzione di cui è vittima la Sardegna. Il collegio del nord-ovest che comprende Valle d’Aosta, Piemonte, Lombardia e Liguria, ha un’assegnazione di 20 seggi per una popolazione di quindici milioni di abitanti. Dunque, un seggio ogni 750 mila abitanti. Pressappoco la stessa situazione accade nel collegio del nord-est (Veneto, Emilia Romagna, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia) dove vengono eletti 14 eurodeputati, quindi un seggio ogni 764 mila abitanti. L’Italia centrale, che comprende Toscana, Lazio, Umbria e Marche, ha un totale di dieci milioni e novecentomila abitanti e ha diritto a 14 seggi che significa uno ogni 778 mila. La media non cambia anche per l’Italia meridionale, collegio che garantisce la rappresentanza di 17 seggi a Campania, Basilicata, Abruzzo, Molise, Puglia e Calabria, con una media di uno ogni 811 mila abitanti. Fatti questi calcoli, Deiana è convinto che con 1,6 milioni di abitanti “la Sardegna avrebbe diritto almeno di un seggio al Parlamento europeo”. Per la proposta di legge l’appello è ai parlamentari, mentre la richiesta per il Consiglio regionale è “approvare una risoluzione”.

Un appello raccolto dal presidente del Consiglio regionale, Michele Pais, convinto della necessità di cambiare la legge perché “con la Sicilia e una sfida impari, la legge elettorale deve essere assolutamente cambiata”.

 

E a Roma qualcosa comincia a muoversi visto che il deputato di Fratelli d’Italia, Salvatore Deidda, ha presentato una proposta di legge per per “rendere la Sardegna un collegio unico, separato della Sicilia”. Per ora è solo il deputato di FdI ad aver sottoscritto il testo ma è cominciata la conta dei colleghi sardi per capire in che modo possa nascere un fronte unitario. Di sicuro, se così fosse, potrà contare sulla deputata del Pd, Romina Mura, pronta a “unirmi ai miei colleghi sardi per portare avanti questa battaglia”. Ma prima di pensare al collegio della Sardegna c’è da garantire un rappresentante sardo al Parlamento europeo. L’unico che ha possibilità è l’esponente del Pd, Andrea Soddu, ma solo se Pietro Bartolo sceglierà di essere eletto nel collegio dell’Italia centrale dove era candidato oltre quello delle insulare. Romina Mura chiede un gesto significativo al Pd: “Chiedo al mio partito sia nazionale che regionale di assumersi l’impegno e consentire alla Sardegna di avere un proprio rappresentante”.

 

Nonostante fosse capolista, scelta da Luigi Di Maio e potesse contare su una grossa visibilità, la candidata del Movimento 5 stelle, Alessandra Todde, non ce l’ha fatta. Il senatore pentastellato Gianni Marilotti si aggiunge al coro di politici sardi, pronti a lottare per il collegio: “Con i suoi circa 90 mila voti, Alessandra Todde è la terza più votata in termini assoluti tra i 5 stelle a livello nazionale, ma è costretta, da un sistema elettorale che penalizza la Sardegna, a non entrare nel Parlamento Europeo”. Un rammarico per il senatore che rilancia: “Occorre, nei tempi più rapidi, approvare una legge che istituisca un collegio elettorale unico per la Sardegna alle elezioni europee. Solo così la Sardegna potrà concorrere alla costruzione dell’Europa dei popoli, come è negli auspici del Movimento 5 Stelle oltre che di tutti i sardi”.

Matteo Sau