Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Via Gallinara, è tutto in regola: via ai lavori

Fonte: L'Unione Sarda
3 aprile 2008

Il caso. Respinto il ricorso presentato dal proprietario di un immobile vicino, nessuna violazione del Ppr 
Il Tar dice no al bloccoProgetto casa può costruire il palazzo di sette piani


Via Gallinara, è tutto in regola: il palazzo di sette piani che "Progetto casa" intende costruire al posto di una villetta ha ottenuto la concessione edilizia nel rispetto di tutte le norme, incluse quelle del piano paesaggistico.Il Tar ha respinto il ricorso di un abitante della zona accogliendo le tesi prospettate dagli avvocati Massimiliano Farci, Carla Valentino e Maria Bernarda Sanna per conto dell'impresa. Dunque, a meno di clamorosi colpi di scena in fase di appello, possono partire i lavori. Il progetto rispetta innanzitutto la fascia di tutela dei 300 metri dal perimetro delle saline così come delineato da una cartografia allegata al Bollettino ufficiale della Regione. Quanto poi al rispetto della zona compresa nel raggio di 100 metri da un bene identitario, quella norme non è applicabile: le saline sono sì un bene identitario ma non sono tutelate dagli articoli del piano paesistico regionale che prevedono una fascia esterna di inedificabilità, bensì da altre norme dello stesso Ppr che limitano il vincolo al perimetro entro cui sorge il bene identitario.La questione è stata dibattuta nell'udienza pubblica del 6 febbraio dagli avvocati Giovanni Contu per conto di un abitante di via Gallinara che ha presentato il ricorso, dai legali della Regione Giampiero Contu, Mattia Pani e Simonetta Boi, dai rappresentati della società Progetto casa costruzioni. Secondo i giudici del Tribunale amministrativo «le saline non rientrano fra i beni identitari previsti dall'articolo 48 del piano paesistico regionale quali aree caratterizzate da edifici e manufatti di valenza storico-culturale, con la conseguenza che le saline non devono essere sottoposte alla disciplina dell'articolo 49, dunque il vincolo di inedificabilità non si estende all'area entro i 100 metri dal perimetro». Secondo il Tar infatti le saline «costituiscono un bene identitario quali aree di insediamento produttivo di interesse storico-culturale ai sensi dell'articolo 57 del Ppr in quanto luoghi caratterizzati da forte identità, in relazione a fondamentali processi produttivi di rilevanza storica, con la conseguenza che le stesse sono sottoposte alla disciplina dell'articolo 58 che non prevede il vincolo di inedificabilità dei 100 metri né la necessità dell'autorizzazione paesaggistica».La concessione edilizia per la costruzione di un "fabbricato a destinazione residenziale", dopo la demolizione di quello preesistente, una villetta, era stata rilasciata dal dirigente del servizio edilizia privata del Comune alla società Progetto casa costruzioni il 4 luglio dello scorso anno. Il proprietario di uno stabile con destinazione residenziale interno a un piano di lottizzazione che prevedeva la realizzazione di residenze unifamiliari con un piano fuori terra e uno rialzato aveva presentato ricorso al Tar dopo che l'impresa era stata autorizzata a costruire un edificio di sette piani: ecco perché chiedeva al Tar l'annullamento di quell'atto e di tutti quelli connessi rilasciati da Regione, Asl 8 e Sovrintendenza. Ieri la sentenza: è tutto in regola.M. F. CH. 03/04/2008